Italia e demografia, sempre meno figli e più anziani: i rischi

Italia e demografia, le previsioni non sono delle migliori: i pensionati saranno sempre più dei lavoratori

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Italiani poca gente è il titolo di uno degli ultimi libri di Piero Angela sulla situazione demografica in Italia. Il testo è del 2019 e non era la prima volta che lo storico giornalista e divulgatore scientifico scriveva sull’argomento. Lo fece anche nel 2009 insieme a Lorenzo Pinna in un altro libro con un titolo ancora più eloquente, Perché dobbiamo fare più figli. Le impensabili conseguenze del crollo delle nascite.

Nelle diverse presentazione del libro del 2019 ha spesso fatto l’esempio della foto dei matrimoni. Prima c’erano gli sposi al centro attorniati da alcuni parenti e davanti molti bambini. Ora è il contrario. Gli sposi (che hanno un’età media più alta rispetto a decenni fa) sono circondati da più persone anziane, nonni e zii e i più giovani della famiglia sono adolescenti o comunque adulti. I bambini sono in numero ridotto.

Il fatto che non si fanno figli, che ogni anno il numero della popolazione residente cala, è un grave problema. Una popolazione più anziana significa che avrà bisogno di più servizi di assistenza. Ma se i bambini e dunque i giovani del futuro sono pochi, chi potrà garantire le cure di cui necessitano gli anziani? Chi materialmente, lavorando tutti i giorni, porterà avanti il paese?

Italia e demografia: il paese è a rischio

La Divisione della Popolazione del Dipartimento per gli Affari economici e sociali delle Nazioni Unite ha reso noto la revisione delle previsioni per la crescita della popolazione mondiale per 235 paesi, fino all’anno 2100.

La crescita della popolazione globale ha raggiunto il picco tra il 1965 e il 1970, nei periodo post bellico definito dallo storico inglese Eric Hobsbawm L’età dell’oro nel suo celebre saggio Il secolo breve. Allora la crescita media era di 2,1% all’anno.

Secondo le Nazioni Unite dopo il 2100 c’è una probabilità del 27% che la popolazione globale non crescerà ma prima di allora potrebbe aumentare di 3,2 miliardi di persone.  Una grande crescita ci sarà in Africa.

Per quanto riguarda l’Italia, è chiaro che nel nostro paese la situazione economica e sociale fa paura. Il nucleo centrale della causa è il lavoro: mancante, instabile, che porta alla nasciata di una nuova famiglia in età più avanzata e di conseguenza si fanno meno figli.

L’Osce ha realizzato nel 2019 il report globale e si evince che il walfare state italiano è a rischio. I pensionati saranno sempre di più rispetto ai lavoratori con i rischi di cui sopra. È necessario un intervento immediato affinché, oltre alle agevolazioni e ai bonus per la famiglia, si crei una politica lavorativa seria, che garantisca stabilità e non sperpero di denaro, lavori correttamente retribuiti con diritti e doveri.

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