Bonus 200 euro, soldi dati in base alla categoria: i dettagli dell’erogazione

Il Bonus 200 euro è atteso da circa 30 milioni di cittadini: la tantum ci sarà nella busta paga di luglio: vediamo come

bonus 200 euro
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Una tantum da 200 euro, inserita dal governo nel Decreto aiuti per fronteggiare l’emergenza del caro-vita, è la misura più attesa nelle prossime settimane. Riguarda una fascia ampia di popolazione, circa 30 milioni di persone, lavoratori dipendenti e pensionati che hanno un reddito annuo massimo di 35mila euro.

In seconda battuta è stato stabilito che riceveranno l’agevolazione anche i percettori del Reddito di Cittadinanza e chi beneficia della Naspi, l’assegno di disoccupazione, così come i lavoratori stagionali. Per quanto riguarda gli autonomi e i liberi professionisti che non raggiungono il tetto stabilito di reddito annuo, si sa ancora poco perché deve essere istitutito l’apposito fondo e non si è certi neanche che si il bonus sia pari a 200 euro.

Entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta del dl Aiuti, un apposto decreto stabilità le modalità per l’erogazione per chi non ha un contratto da dipendente.

Bonus 200 euro, chi dovrà fare domanda

I lavoratori dipendenti, che siano privati o pubblici, non dovranno fare nessuna domanda perché l’erogazione arriverà in busta paga direttamente. A fine anno, quando ci sarà il conguaglio, vci sarà la verifica dei datori di lavoro se i dipendenti avevano effettivamente diritto al bonus. In caso negativo i soldi saranno recuperati in otto rate.

Anche i pensionati riceveranno i soldi a luglio e ai fini del calcolo del tetto di 35mila euro, saranno considerati i redditi di qualsiasi natura, esclusi quelli della casa di abitazione e i TFR. I disoccupati che avranno ricevuto l’assegno a giugno, riceveranno il bonus a luglio. Ricordiamo che i 200 euro non vanno a costituire reddito ai fini fiscali.

Caso diverso per i collaboratori domestici perché lbisognerà dare domanda all’Inps attraverso lo Spid, la Carta nazionale dei servizi (Cns) o Cie (Carta di identità elettronica).

Infine i soldi spetteranno anche a chi riceve il Reddito di Cittadinanza (e ciò, quando la notizia era stata diffusa, aveva provocato qualche malumore). Prima dell’erogazione, però, l’Istituto di Previdenza farà delle verifiche per controllare se l’interessato non abbia già diritto al bonua attraverso la pensione.

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