Truffa sentimentale: le facevano innamorare per poi chiedere denaro

Le truffe online si stanno diffondendo sempre di più a macchia d’olio. Oltre a quelle dove si fingono operatori bancari, esistono anche altre modalità di raggiro. Andiamo a scoprire la truffa architettata ai danni di donne in cerca dell’anima gemella.

truffa sentimentale
(Pixabay)

Al giorno d’oggi, ormai, le truffe sono all’ordine del giorno. Sono molti i malintenzionati che ne escogitano di nuove per poter raggirare le persone. Ma andiamo a scoprire più nel dettaglio cosa è successo ad una cinquantenne desiderosa di trovare l’amore.

Facevano innamorare donne per poi chiedere denaro

truffa sentimentale
(Pixabay)

Alcuni malintenzionati avevano creato dei profili fittizi per adescare delle donne in cerca dell’anima gemella. Ad approfondire la vicenda ci ha pensato la Guardia di Finanza di Padova che ha fatto luce su quella che può essere considerata una vera e propria truffa sentimentale.

I truffatori, infatti, non facevano altro che agganciare le vittime per poi farsi inviare del denaro. Una volta che ricevevano i soldi, questi fantomatici ammiratori svanivano nel nulla.

Sotto accusa sono finiti due nigeriani che sono stati riconosciuti come artefici dell’inganno. Si tratta di due 30enni che hanno famiglia, ma risultano nullatenenti.

Oltre a loro, però, secondo le autorità, ci sono altri malintenzionati che non sono stati ancora identificati.

Tornando ai due nigeriani fermati, avevano aperti diversi conti correnti presso svariate banche. Dalle indagini, risulta che sui loro conti sono stati entrati e usciti ben 400 mila euro. Una cifra particolarmente ingente ottenuta dall’inganno ai danni di ben 50 donne, sui 40 e 55 anni,

Queste donne, provenienti da Germania, Polonia, Australia, Usa, Hong Kong, Portogallo e Svizzera, dopo essersi rese conto di essere state truffate, hanno contattato la polizia.

Le vittime erano convinte di parlare con uomini d’affari, benestanti, con cui, dopo averci fatto amicizia, nasceva una storia d’amore virtuale. Così incominciavano anche le richieste di denaro che i truffatori cercavano di incassare subito, lasciando a zero il deposito.

In quanto ai rapporti instaurati con le vittime, in alcuni casi andavano avanti addirittura per un anno, giusto il tempo di guadagnarsi la loro fiducia. Una volta ottenuti i soldi, sparivano, creandosi dei nuovi profili fake.

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