Regime Forfettario, obbligo di fattura elettronica: tutto quello da sapere

Dall’1 luglio anche i soggetti in regime forfettario avranno l’obbligo di emettere fattura elettronica. Tuttavia alcuni contribuenti sono esentati: quali?

Regime Forfettario obbligo fattura elettronica
(Maha Heang – Adobe Stock)

A partire dall’1 luglio anche i soggetti in regime forfettario avranno l’obbligo di emettere la fattura elettronica. Una novità introdotta dal Governo Draghi a cui però non saranno assoggettati determinati tipi di contribuenti. Esenti, infatti, saranno coloro i quali nell’anno hanno ottenuto dei compensi inferiori a 25mila euro.

Fattura elettronica per il regime forfettario, cosa cambia dal 1° luglio

Regime Forfettario obbligo fattura elettronica
(loufre – Pixabay)

Dal 1° luglio, ad eccezione di coloro i quali hanno avuto compensi inferiori ai 25mila euro, anche i contribuenti in regime forfettario dovranno utilizzare la fatturazione elettronica.

Si tratta di un adempimento non di poco conto, considerato che per la loro emissione bisogna acquistare appositi programmi in grado di generare file con estensione in XML oltre che utilizzare la firma digitale ed inviare il documento al Sistema di Interscambio.

Per fare ciò, ci si potrà affidare ad un commercialista oppure avvalersi di piattaforme in grado di creare un gestionale all’interno del quale creare le fatture, conservarle e inviarle all’SdI. Per far fronte a questa nuova esigenza, sul mercato sono numerose le aziende che hanno lanciato interessanti promozioni, attirando l’utenza con prezzi davvero concorrenziale. Possedere un gestionale sarà, quindi, di fondamentale importanza anche per quanto riguarda la conservazione di tali documenti che per legge deve essere mantenuta per ben 10 anni. E tale onere è a carico del contribuente.

Un’altra opzione è quella di utilizzare la propria casella Pec o recandosi direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate nella propria area personale.

Ma perché anche per i soggetti a regime forfettario è stata introdotta la fatturazione elettronica? L’esigenza è nata dal fatto che anche per loro valgano gli stessi adempimenti vigenti per gli ordinari. Un nuovo modello di non facile applicazione perché da un lato c’è bisogno di una gestione conforme alle norme di legge, dall’altro è necessario dotarsi di strumenti efficienti che non rendano impossibile, ma che semplifichino, la gestione.

Il Governo, consapevole di tali limiti, ha però pensato di inserire un periodo di transizione di tre mesi, per consentire – appunto- le attività di adeguamento. Dal 1° luglio al 30 settembre 2022, sarà consentito emettere la fattura nel messe successivo alla prestazione.

Di norma, infatti, fattura si emette entro 12 giorni dall’operazione. Con questa fase di traghettamento, invece, i giorni saranno 30. Come noto, un ritardo potrebbe implicare una sanzione che oscilla tra il 5% ed il 10% di quanto non dichiarato, con sanzione da 250 euro fino a un massimo di 2 mila euro.

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