Bolletta da 16mila euro, Vissani e il figlio: “Siamo nel baratro”

Arriva una bolletta da 16mila euro, anche Gianfranco Vissani e il figlio sono in difficoltà: “Siamo nel baratro”.

bolletta vissani
screenshot video

“Dobbiamo uscire da questo baratro e lo dobbiamo fare tutti insieme”, così il noto chef Gianfranco Vissani interviene – parlando all’agenzia Ansa – riguardo il caro energia, nel quale è rimasto coinvolto insieme al figlio Luca. L’attività di famiglia, il ristorante “Casa Vissani”, alle porte di Orvieto, proprio a pochi passi dal lago di Corbara, è messa in seria difficoltà, come migliaia di attività in tutta Italia, dalle impressionanti bollette che stanno arrivando.

Vissani e il figlio mostrano la bolletta e chiedono provvedimenti

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L’ultima, con scadenza 23 agosto 2022, i Vissani l’hanno pagata e superava i 16mila euro, per la precisione 16.453,06 euro che – osserva il figlio del noto chef della tv – considerato che a luglio sono rimasti aperti per soli 16 giorni, sono mille euro al giorno. Un salasso, dunque, che come spiega Luca Vissani non si può far nemmeno ricadere sui clienti. In molti, infatti, stanno inserendo negli scontrini – come forma civile di protesta – delle ulteriori voci. Si tratta di maggiorazioni, con le quali spiegano di voler rientrare nelle spese delle bollette.

Però appare anche evidente che la crisi legata al caro energia coinvolga oggi tutti gli italiani e anche i consumi delle famiglie non legati ai servizi essenziali sono drasticamente ridotti. Nel caso del ristorante di Luca Vissani, la bolletta è triplicata, passando dai 5.900 euro di un anno fa a quella di oggi, ma c’è anche chi lamenta rincari più sostanziosi. I Vissani non ritoccheranno i prezzi al rialzo, ma è evidente che se loro hanno in qualche modo le spalle coperte, per tanti altri fare impresa nel nostro Paese sta diventando davvero impossibile.

Gianfranco Vissani sottolinea come peraltro già quest’estate sempre meno persone avrebbero frequentato i ristoranti, durante le ferie. Parla esplicitamente di tanti turisti stranieri – di solito quelli che investono di più nelle vacanze – che facevano la spesa per poi cucinarsi a casa. Poi detta la sua ricetta per il futuro del Paese, dicendo “basta con questo reddito di cittadinanza” e promuovendo stipendi più alti e una più bassa pressione fiscale. Le priorità, conclude, devono essere le imprese e le persone più bisognose.

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