Affitti, arrivano i bonus: 330 milioni per evitare gli sfratti

Affitti, 330 milioni per evitare gli sfratti: il governo finanzia le Regioni che devono distribuire i fondi tra i Comuni

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Come il 2020 è ricordato per essere stato l’anni del Covid, il 2022 lo sarà per l’inflazione alle stesse spinta anche dalla guerra che la Russia ha iniziato in Ucraina. Luce e gas costeranno tantissimo e del secondo potrebbe esserci anche penuria.

Oltre a tutto ciò, milioni di famiglie italiane dovranno affrontare anche il problema degli affitti. Secondo l’ultima rilevazione Istat che è stata aggiornata al 2021, in Italia 5,2 milioni di famiglie vivono in affitto e corrisponde al 20,5% del totale. Sono 18,2 milioni di nuclei che risultano proprietari dell’abitazione (70,8%) e 2,2 milioni (8,7%) che dispongono della casa in usufrutto o a titolo gratuito.

Leggendo l’ultimo Rapporto Coop sugli stili di vita e le abitudini di consumo, da una serie di interviste realizzate via telefono in con la collaborazione di Nomisma, è emerso che il 57% del campione ha dichiarato di sentirsi in difficoltà nel pagare l’affitto e il 26% degli intervistati considerava l’idea di sospendere o rinviare il pagamento.

Un problema grosso non solo per chi non sa dove prendere i soldi per continuare ad avere un tetto sulla testa ma anche per i proprietari che per quella casa hanno investito molti soldi magari accendendo un mutuo.

Arrivano però soldi dal governo. 330 milioni di euro per Regioni e Comuni per sostenere le famiglie in difficoltà. È un sostegno collegato alla principale legge che regola le locazioni in Italia (quella del 9 dicembre 1998, n. 431) e potenziata durante l’emergenza pandemica.

Affitti, fondi contro gli sfratti: le Regioni interessate

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

In Gazzetta ufficiale (numero 187 dell’11 agosto) è stato pubblicato il decreto ministeriale con la ripartizione relativa al 2022 del Fondo Nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione. Vediamo come sono divisi i soldi tra le Regioni:

Lombardia 48,1 milioni;
Emilia Romagna 34,2 milioni;
Lazio 31,7 milioni;
Campania 29,3 milioni;
Valle d’Aosta 2,8 milioni;

Molte Regioni stanno aprendo i bandi per accedere al sostegno ma quali sono i requisiti? Un Isee non superiore a 35.000 euro e bisogna produrre un’autocertificazione che attesti una perdita di reddito Irpef del 25% e causa Covid rispetto all’anno precedente. In ogni caso è meglio rivolgersi agli sportelli Comunali appositi poiché ogni Regione, vista l’autonomia su alcune materie, possono decidere i criteri da rispettare.

Ad esempio in Emilia Romagna per inoltrare le domande per il contributo affitti c’è tempo fino alle 12 del 21 ottobre. Sono tre le mensilità, fino a 1.500 euro, e l’Isee deve essere inferiore a 17.154 euro. Si può applicare anche il criterio precedente, ossia fino a 35.000 euro ma con il calo dei redditi per via del Covid.

I criteri valgono per tutti i Comuni della stessa Regione. Non si conoscono ancora le date della Lombardia che deve distribuire 48,1 milioni fra tutti i Comuni del proprio territorio.

Tornando alle differenze tra le Regioni, a Milano e nelle altre province il contributo concesso può coprire fino a 10 mensilità, ma comunque non supera il tetto di 3.600 euro per ogni situazione. Qui il sostegno si chiama Misura unica Affitto, perché ai fondi statali si aggiunge un eventuale contributo locale, in determinati ambiti territoriali, così c’è un aiuto aggiuntivo in alcune casistiche, come per chi ad esempio ha perso il lavoro o ha visto il proprio orario ridursi. In linea generale si consiglia di informarsi il prima possibile presso il proprio Comune di residenza.

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