La truffa del principe Selassié: condannato a sei anni

La truffa del principe Selassié ha portato alla sentenza del tribunale in Svizzera: chi è l’uomo, padre delle ex partecipanti al Gf Vip

Il principe Selassie e le figlie

Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié condannato a sei anni per truffa. Da principe – anzi, sedicente tale perché ci sono dubbi anche sul titolo nobiliare – a uomo indesiderato dal paese poiché è prevista anche l’espulsione dalla Svizzera dopo la pronuncia del tribunale di Lugano.

Ha fatto della truffa una ragione di vita“, queste le parole usate dal giudice che ha stabilito la condanna, accettando la tesi dell’accusa secondo la quale ha raggirato tre persone. Uomini d’affari che al condannato hanno dato molti soldi con la speranza di un tornaconto a seguito di un investimento.

La difesa ha chiesto l’assoluzione e un punto sul quale ha poggiato la propria tesi è stato che i tre non hanno fatto nessun controllo sui miliardi che il sedicente principe di avere come i titoli bloccati in Germania. La truffa gli avrebbe procurato ben 13 milioni di franchi svizzeri.

Truffa del principe Selassié: appartiene alla famiglia reale?

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Ma chi è davvero l’uomo? Sostiene di essere un discendente (per la precisione il nipote) dell’ultimo imperatore di Etiopia. Di lui e della vicenda si è parlato molto per aver raggirato importanti ambienti ticinesi.

Fino allo scorso anno il suo nome è stato legato anche agli ambienti di gossip e della televisione, anche se i fatti non lo riguardavano direttamente. Le figlie hanno infatti partecipato all’edizione del programma televisivo Mediaset Grande Fratello Vip in Italia.

Non è la prima volta che il sedicente principe finisce nell’occhio della magistratura di alcuni paesi. Quando il cognome era salito alla ribalta delle cronache per la partecipazione delle figlie allo show, tanti avevano scritto chi era il padre e che giù nel giugno 2021 era stato arrestato in Lussemburgo. Il 5 marzo 2021 le autorità elvetiche avevano emesso un mandato di cattura internazionale per una truffa da 10 milioni di franchi.

L’uomo appartiene davvero a quella che fu la famiglia nobiliare di Etiopia? Pur se nato davvero nel paese africano, sarebbe il figlio di un giardiniere italiano che lavorava presso il palazzo del Negus etiope e trattato come uno dei nipoti dell’imperatore Selassié, presso il quale ha trascorso la sua infanzia.

La sua storia è avvolta da mistero e ci sono molti condizionali quando la si racconta. Da adulto avrebbe convinto alcuni discendenti legittimi di Hailé Selassié sull’orlo del fallimento a firmargli una delega e a soprassedere sulla sua discendenza dal duca di Harar, il secondogenito dell’imperatore. In questo modo sarebbe diventato il terzo nella successione imperiale etiope.

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