Sciopero benzinai: cosa rischia chi resta senza carburante

Con lo sciopero dei benzinai non si scherza. Per denunciare lo stato di degrado delle stazioni di servizio hanno deciso di scioperare fino al 16 dicembre.

Sciopero benzinai stop fornitura carburante
(IADE-Michoko – Pixabay)

La notizia dello sciopero dei benzinai è arrivata con un comunicato stampa congiunto da parte di Faib Confesercenti, Fegica e Anisa Confcommercio. In un periodo di grave crisi energetica il caro-carburanti sta mettendo a dura prova migliaia di Italiani. Ma non solo, perché in molti casi il servizio reso dalle stazioni di rifornimento non è al pari del prezzo esoso richiesto per diesel, benzina, gpl o metano.

Per questa ragione le tre associazioni per i carburanti hanno deciso di scioperare. Lo sciopero dei benzinai è previsto dal 13 dicembre al 16 dicembre e riguarda in particolar modo le stazioni di servizio in autostrada. Nel comunicato stampa si legge infatti che la decisione è dovuta a uno “stato di assoluto degrado a cui sono state sottoposte le aree di servizio autostradali, sia in termini di prezzi dei carburanti e della ristorazione, del tutto abnormi e fuori mercato, sia in termini di standard qualitativi“.

Sciopero dei benzinai: lo stato di degrado delle stazioni di servizio è ingiustificabile

Dalle ore 22 del 13 dicembre e fino alla stessa ora del 16, i distributori autostradali rimarranno chiusi. Nello stesso comunicato si legge ancora: “in questi giorni circola ancora una bozza di Decreto Interministeriale che ha il solo scopo di perpetuare le condizione di privilegio acquisite dalle società concessionarie (private) a scapito dell’interesse degli automobilisti (anche professionali) costretti a pagare pedaggi capestro, carburanti più cari ed un panino come se fosse acquistato nel centro di Tokyo“.

In effetti non è un segreto che i prezzi delle stazioni di servizio siano fuori dal mondo. La ragione per cui ciò è possibile è data dal fatto che si tratta di un servizio offerto in luoghi dove non esiste concorrenza. E in conseguenza di ciò gli esercenti possono decidere di aumentare i prezzi a dismisura senza timore che i clienti si rivolgano ad altre attività commerciali. Per la stessa ragione, però, uno sciopero dei benzinai autostradali può creare enormi disagi: come faranno gli automobilisti che rimarranno a secco di carburante lungo la tratta?

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A conclusione della nota pubblicata da Faib Confesercenti, Fegica e Anisa Confcommercio troviamo un’ultima considerazione. “Insieme alla proclamazione dello sciopero le Organizzazioni di Categoria hanno chiesto alla Commissione per lo sciopero nei pubblici servizi, l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione delle vertenze collettive di interesse nazionale, così come da normativa vigente“.

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