Sequestro di conti e beni: in tanti ci siamo cascati

Sequestro di conti e beni a un imprenditore di cui si è parlato tanto in televisione per un progetto molto importante: cos’è successo

Adobe – Bonificobancario.it

Esiste un imprenditore che anziché cercare di arricchirsi ha l’obiettivo di vincere il Premio Nobel per la Pace? Sì, almeno secondo quello che diceva il diretto interessato. È Marco Attisani, il creatore di Watly.

È il potabilizzatore d’acqua che ha addirittura l’obiettivo di dissetare tutto il mondo. Un progetto più che avveniristico. Da tempo l’inviato di Striscia la Notizia Moreno Morello aveva posto l’attenzione sull’imprenditore, realizzando diversi servizi.

Sequestro di conti e beni: Striscia ha sempre dubitato

Ora la Guardia di Finanza ha confiscato più di un milione e mezzo di euro. Per la precisione le Fiamme gialle di Udine hanno bloccato 1.581.009,75 euro a tre cittadini italiani e alle due società riferibili a uno di loro. L’ipotesi di reato è di truffa aggravata a danno dell’Unione europea.

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Secondo la Watly era possibile portare acqua pulita ovunque e solo con l’energia del sole. Una sorta di soluzione magica che avrebbe risolto il problema dell’accesso all’acqua, bene primario che purtroppo manca in molte zone del mondo, senza inquinare il pianeta.

La Guardia di Finanza parla di “false certificazioni sulle funzionalità del macchinario e sullo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione”. Sono ben 1,6 milioni di euro i fondi ricevuti dall’Unione Europea grazie al Programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020 e della programmazione Por Fesr 2014-2020.

Sono soldi che avrebbero dovuto finanziare start-up innovative di progetti in favore del benessere e della sostenibilità di tutto il pianeta.

Secondo Attisani, Watly avrebbe dovuto rendere potabile ogni genere di liquido. Sarebbe stato sufficiente sfruttare solo l’energia del sole e la connessione alla rete internet.

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Il reale e corretto funzionamento del potabilizzatore termodinamico, però, sembra che non ci sia mai stato. Inoltre la società spagnola collegata a quella italiana è anche accusata di non aver versato allo Stato quanto dovuto per i lavoratori italiani. Sono emerse posizioni contributive irregolari.  con posizioni contributive irregolari.

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