Scadenze fiscali di marzo: le tasse da pagare il mese prossimo

Marzo si avvicina e con lui anche una serie di scadenze fiscali da rispettare: vediamo quali sono le tasse da pagare il mese prossimo!

Scadenze tasse pagare marzo 2023
(Deborah Hudson – Pixabay; bonificobancario.it)

Nel mese di marzo sono previste numerose scadenze fiscali da rispettare. I lavoratori autonomi o titolari in imprese lo sanno bene, tanto che in molti si preparano a versare le imposte dovute allo Stato già al terzo mese dell’anno. Nello specifico le scadenze di marzo sono quelle relative alle certificazioni uniche e poi quelle al saldo dell’Iva.

La prima tassa da pagare scadrà proprio a inizio mese, per la precisione il 3 marzo. E’ allora che bisognerà versare l’imposta di registro per i contratti di locazione e affitto stipulati il primo febbraio. Oppure per quelli rinnovati tacitamente a partire dalla stessa data.

Scadenze fiscali di marzo: quali sono le tasse da pagare e le date da rispettare

A partire dalla metà del mese, invece, le scadenze fiscali da pagare sono numerose: innanzitutto è prevista la consegna della certificazione unica del lavoratore, che deve inoltrare il documento all’Agenzia delle Entrate. La certificazione unica è il presupposto per la dichiarazione dei redditi di imprese e lavoratori non dipendenti. Poi il versamento dell’Iva per tutti coloro che sono tenuti a farlo mensilmente, da pagare entro il 16 marzo.

Si passa poi al 20 marzo, data in cui è fissata la scadenza per presentare la domanda di coloro che vogliono opporsi all’uso dei dati delle erogazioni liberali effettuate nel 2022 per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata.

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A tal proposito si ricorda infatti che l’Agenzia delle Entrate ha da poco reso disponibile per il cittadino un nuovo servizio. Si tratta della funzione Precompilata Iva per il 2023, che permetterà a 2,4 milioni di imprese e professionisti di visualizzare e scaricare il proprio modello con i dati relativi all’anno d’imposta 2022, ma già inseriti direttamente dall’Agenzia delle Entrate.

A partire dal 15 febbraio, inoltre, si potrà modificare, integrare e inviare il documento. Il tutto secondo modalità specificate nella comunicazione stessa dell’Agenzia. Oltre a poter essere integrato e modificato, il nuovo servizio consente di inviare una dichiarazione correttiva o integrativa nel caso il contribuente si renda conto di alcune lacune o irregolarità nella Precompilata Iva precedentemente inviata.

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