Cartelle esattoriali, tempi di prescrizione: novità degli ultimi anni

Cartelle esattoriali, scadenze di debiti contratti degli anni precedenti hanno tempi più lunghi, fino al 2025

A seguito di un’attività di controllo (che sia l’Agenzia delle Entrate, l’Inps o i Comuni) a carico di un cittadino potrebbero risultare dei debiti. La cartella esattoriale è lo strumento con il quale chi è in attesa di un pagamento intima al creditore di provvedere il prima possibile.

Insomma, se dovesse arrivare una comunicazione del genere a casa, non è mai piacevole. Ci sono però novità che riguardano i tempi di prescrizioni, nuove scadenze che sono effetto della pandemia.

Cartelle esattoriali, quali scadono tra tre anni

Durante la fase iniziale e più acuta del Covid, il governo Conte allora in carica aveva sospeso la riscossione dei tributi. Conseguentemente era stata stabilita una proroga dei termini ultimi di 24 mesi, dunque da marzo 2020 a dicembre 2021.

Facciamo un esempio. Una cartella esattoriale emessa nel periodo tra il 2020 ed il 2021 scadrà tra due anni a partire da adesso, nel 2025. È importante ricordare che la proroga della prescrizione avviene solo per le cartelle esattoriali comprese nel suddetto periodo.

Dunque nulla cambia per i termini delle cartelle esattoriali che non rientrano in quest’arco di tempo, restano sempre gli stessi. Per i tributi statali non pagati, la prescrizione avviene dieci anni dopo la l’ultima notifica di richiesta di pagamento. Per quanto riguarda invece le tasse locali, dopo cinque anni.

Dunque non rientrano nella proroga per l’emergenza sanitaria le cartelle precedenti all’8 marzo 2020. Per queste cartelle è attiva solo la sospensione che avviene in due modi: una parte è riferita a tutti gli affidamenti trasmessi 31 dicembre 2021; dall’altra la proroga della prescrizione ha effetto anche per gli affidamenti delle procedure di controllo che riguardano le liquidazioni delle dichiarazioni presentate nel 2017. Così anche con i controlli formali delle dichiarazioni presentate tra il 2017 ed il 2018.

Abbiamo già ricordato che la prescrizione di una cartella esattoriale è di dieci anni per i tributi statali, di 5 anni per i locali e un tempo ben preciso c’è anche per il bollo auto. Anche in questo caso si potrebbe parlare di tassa locale poiché il bollo si paga alla regione di residenza, che ha un termine di 3 anni. Infine ricordiamo che la decorrenza della prescrizione inizia a decorrere dal termine dei 60 giorni dalla notifica.

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