Da alcuni esponenti del Governo sarebbe stata avanzata la richiesta di finanziare il cosiddetto Bonus Psicologo: di cosa si tratta e a chi è rivolto.
Da quasi due anni a questa parte, ormai, i cittadini del mondo hanno imparato a convivere con una nuova normalità. La pandemia ha mutato ogni assetto, andando ad incidere non soltanto sul modo di lavorare, ma anche mutando gli assetti sociali.
Ed è così che alcuni sono stati in grado di adattarsi, altri invece con non poche difficoltà stanno ancora cercando di superare l’ostacolo. Proprio in ragione di ciò, alcuni parlamentari avrebbero avanzato al Governo la proposta di istituire un bonus psicologo. Ma di cosa si tratta?
Bonus psicologo, la proposta al Governo: possibile inserimento nella Legge di Bilancio 2022
Il bonus psicologo sarebbe un aiuto economico che andrebbe destinato a coloro i quali hanno necessità di un supporto a livello mentale ma che purtroppo non posseggono le risorse per rivolgersi ad un professionista.
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Secondo quanto riporta Qui Finanza, prime indiscrezioni affermano che l’agevolazione potrebbe essere inserita all’interno della Legge di Bilancio 2022 e che il plafond sarebbe di circa 50 milioni di euro. A presentare l’emendamento Caterina Biti, vicepresidente del gruppo del PD insieme a Paola Boldrini e con il supporto di numerose parlamentari appartenenti a tutti gli schieramenti. Lo scopo è, dunque, quello di garantire a chi ne abbia necessità un’assistenza piscologica da parte di un professionista.
Non è ancora chiaro quali saranno le modalità di erogazione del bonus, con ogni probabilità potrebbe essere riconosciuto sotto forma di ticket di cui il richiedente potrà farne utilizzo al bisogno.
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Ovviamente si tratta solo di ipotesi, come precedentemente riportato bisognerà prima attendere che venga approvato e che ne venga stabilita la data di effettiva operatività. Stesso dicasi per i requisiti: non si sa se potrà essere richiesto da chiunque, o se invece a dettar legge sarà come spesso accade il modello ISEE.
È possibile, riporta Qui Finanza, che il bonus potrebbe essere riconosciuto come un quantum fisso (150€) ai bassi redditi. Oltre una determinata soglia, invece, si sarebbe pensato ad un valore stabilito in percentuale.
