Andare in pensione a 40 anni? Da oggi puoi, basta seguire delle regole finanziarie innovative

Andare in pensione a 40 anni. Il metodo FIRE auspica un futuro dove non si debba vivere per lavorare e che ci consenta di godere meglio del tempo che ci è concesso

Andare in pensione a 40 anni
Andare in pensione a 40 anni – Foto da Pixabay

La pensione: per molti costituisce un traguardo, per tanti solamente un miraggio. Dopo aver lavorato per decenni si attende, infatti, il momento del meritato riposo e di poter godere dei frutti della propria fatica.

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È difficile saper aspettare tanto tempo. Inoltre, poiché ci si arriva in un’età avanzata della propria vita, non è detto che forza e salute siano necessariamente dalla nostra parte. Come fare, quindi, a non sentirsi oppressi dal lavoro e godere di hobby e passioni in un momento più propizio? Secondo molti è fattibile seguendo alcune regole finanziarie, esplicitate nel metodo FIRE, acronimo che sta per Financial independence and early retirement (Indipendenza finanziaria e pensione anticipata). Scopriamo in cosa consiste.

Andare in pensione a 40 anni: scopri come fare

Andare in pensione a 40 anni
Andare in pensione a 40 anni – Foto da Pixabay

Come spiegato da Danielle R. Harrison, fondatrice e presidente di Harrison Financial Planning, il concetto che sta dietro il metodo FIRE è quello di vivere la vita alle proprie condizioni, scendendo dalla proverbiale ruota del criceto in cui si dipende dal datore di lavoro, riconquistando la libertà senza mettere da parte la sicurezza per poterlo fare.

La pensione non è determinata dall’età di una persona, bensì da un numero finanziario. Si acquisisce tramite il contenimento delle spese e concentrandosi sul risparmio elevato. In parole povere, si traduce nel mettere da parte tra il 50% e il 75% del proprio reddito annuo per andare in pensione a un’età di gran lunga inferiore ai 65 anni e di solito senza alcun debito.

Il percorso inizia calcolando quello che viene denominato numero FIRE, ossia la quantità di denaro necessario per generare entrate sufficienti per coprire le spese senza dover lavorare. Per scoprire tale cifra si determiano le spese annuali, esclusi risparmi e tasse.

Successivamente vengono calcolati i risparmi che serviranno per generare quel reddito senza avere uno stipendio.

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Il ritiro anticipato richiede vari sacrifici ma iniziare il prima possibile a risparmiare comporta sicuramente dei vantaggi: l’indipendenza è il maggiore di essi. Possibilità di viaggiare, essere coinvolto nelle attività scolastiche dei figli, avviare un’attività secondaria o avere tempo da dedicare a un hobby e fare ciò che si vuole piuttosto che ciò che si deve. 

La conseguenza è sicuramente quelle di avere uno stile di vita più frugale, rinunciare a qualche lusso. Sono scelte strettamente personali, dettate dalla necessità di imparare a gestire meglio il proprio patrimonio.

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