Superbonus 110%, il premier Draghi taglia corto sulla misura: toni critici

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato del Superbonus 110% e di tutte le criticità ad esso connesse che hanno spinto il Governo ad assumere importanti decisioni.

Mario Draghi
Il premier Mario Draghi (Getty Images)

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi, nel corso della consueta conferenza stampa di fine anno, ha parlato del Superbonus 110%. Una misura introdotta con l’obbiettivo di efficientare il patrimonio immobiliare italiano, ma che purtroppo ha condotto a diverse “distorsioni”. Criticità ben rilevate dal Governo che, infatti, ha deciso di porre in essere modifiche abbastanza stringenti.

Superbonus 110%, parla il Presidente del Consiglio Mario Draghi

Lavori
(Michael Gaida – Pixabay)

Nessun passo indietro su villette e unifamiliari, così è deciso. Questo quanto sarebbe emerso, riporta Il Corriere della Sera, dalle parole del Premier Mario Draghi durante il corso del suo discorso di fine anno.

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Il Superbonus ha dato molto beneficio, ma ha creato distorsioni e per questo il Governo è stato riluttante ad una sua estensione” ha affermato il Presidente, tuttavia, ha proseguito dicendo che il Parlamento ha utilizzato i fondi per l’azione parlamentare che avrebbero potuto essere impiegati per altro al fine di estendere la misura.

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Quali erano le ragioni di tanta reticenza? Mario Draghi sul punto è stato chiaro: tanti i benefici, ma anche le storture venutesi a creare. Tant’è vero che oggi efficientare un edificio ha costi di molto maggiori rispetto al passato. Non solo, ad essere state “agevolate” anche le frodi. Proprio sul punto l’ex numero 1 della Bce ha spiegato, riporta Il Corriere della Sera, di aver appreso da Agenzia delle Entrate che erano stati bloccati ben 4 miliardi di euro segnalati come cessione del credito.

Il Premier è tornato poi sulla questione proroga: si a condomini ed unifamiliari, ma per quest’ultime il tetto ISEE deve essere sotto i 25mila euro. Una decisione perentoria assunta al fine di non foraggiare le storture di cui aveva parlato poco prima. Purtroppo con il Superbonus sono lievitati anche i costi delle materie prime. E se da un lato, sull’altro piatto della bilancia, c’è una riduzione delle emissioni di certo il gioco non vale più la candela.

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