L’inflazione continua a crescere e non risparmierà nessuno

I prezzi dell’energia sono alle stelle, i beni alimentari mettono in ginocchio le famiglie e l’aumento del carburante anche. I dati sono allarmanti.

L'inflazione sull'energia
L’inflazione sull’energia (Foto da Pixabay)

La situazione non è ancora stata definita e non sono stati presi provvedimenti a riguardo, con il risultato che l’inflazione continua a crescere e i prezzi sono diventati insostenibili. L’Istat informa delle impennate numeriche alle quali stiamo assistendo e dei dati che non hanno precedenti negli ultimi periodi. Ma i rimedi sembrano essere fermi.

L’Istituto Nazionale di Statistica Italiano specifica che l’inflazione acquisita per l’anno 2022, e quindi la crescita media che si presuppone per l’anno in corso, è pari a +1,8%. Una crescita allarmante considerato anche il fatto che si sta parlando dell’aumento relativo a materie di sostentamento.

Infatti i dati Istat specificano che l’aumento dell’inflazione è stato trainato senza dubbio dalla crescita dei prezzi energetici aumentati del 14,1% solo nell’ultimo periodo. Non si tralasciano certo anche i beni alimentari, lavorati e non lavorati, beni durevoli e quelli a servizio della persona, che hanno comportato un certo peso.

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I danni dell’inflazione sull’Italia

Disagi carburante
Disagi carburante (Foto da Pixabay)

Sembra non ci siano ostacoli alla crescita dell’inflazione dovuta all’aumento dei prezzi energetici e a pagarli saranno i cittadini italiani. Per quanto riguarda la componente energetica non regolamentata l’aumento registrato è pari al 22%, mentre la crescita dei costi della componente regolamentata risulta quasi invariata (+41,9%).

Da non trascurare i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che secondo i dati Istat, hanno raddoppiato la loro crescita passando da +1,2% a +2,4%. A questo proposito la Valle d’Aosta è risultata la regione più cara d’Italia con un aggravio medio su ogni famiglia pari a 1.068 euro l’anno. Al secondo posto troviamo la Liguria e a seguire il Trentino Alto Adige.

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In continuo crescendo anche i prezzi dei carburanti, molto presto sarà difficile decidere di andare al lavoro se parte dello stipendio dovrà essere devoluto al tragitto fino all’ufficio. Secondo i dati riportati il prezzo medio nazionale della benzina (modalità self) sale a 1,759 euro al litro, il diesel a 1,628 euro al litro.

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