Brex, i fondatori under 30 miliardari grazie alla startup di carte di credito

I due fondatori della startup Brex sono dei giovani brasiliani under 30, già miliardari. Scopriamo di più.

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I fondatori di Brex (foto dal web)

I due co-fondatori della startup Brex, la quale ha sede a San Francisco, si chiamano Henrique Dubugras (di 26 anni) e Pedro Franceschi (25 anni). I due possiedono ciascuno una quota della società del 14%, dal valore di circa 1,5 miliardi di dollari ciascuno.

30 Under 30, tra loro i brasiliani fondatori di Brex: la startup di carte di credito aziendali

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(Pixabay)

I fondatori di Brex sono dei ventenni, che sono riusciti a raccogliere 300 milioni di dollari in un round di finanziamento che ha avuto luogo nella scorsa settimana, dal quale hanno raddoppiato la valutazione della loro startup fondata cinque anni fa. La sua valutazione è, ad oggi, di 12,3 miliardi di dollari.

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La startup si è fatta conoscere per le sue carte di credito aziendali su misura, le quali sono il prodotto di punta di Brex. La quasi totalità delle entrare per l’azienda è data dalle commissioni interbancarie che i commercianti si trovano a pagare quando i dipendenti usano queste carte. Tra le proposte di Brex ci sono anche i software per la gestione delle spese e una soluzione di pagamento delle fatture aziendali.

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Brex non è la sola azienda con soluzioni di pagamento b2b, tra i suoi rivali ci sono la startup Ramp, valutata 4 miliardi di dollari, e Bill.com, dal valore di 21 miliardi di dollari. Brex è riuscita, però, dalla sua fondazione ad attirare grandi capitali, offrendo ai clienti prodotti che vanno ben oltre le carte di credito aziendali.

Dubugras e Franceschini, i suoi fondatori, sono uno originario di San Paolo e l’altro di Rio de Janeiro e si sono conosciuti nel 2012 su Twitter. I due hanno dato vita ad una prima startup, Pagar.me, nel 2013, che aveva lo scopo di consentire ai commercianti brasiliani di accettare pagamenti online. I due Ceo hanno venduto l’azienda tre anni dopo e hanno lanciato Brex nel 2017, dopo aver abbandonato l’Università di Stanford durante il loro primo anno di corsi. Due anni dopo i due giovani hanno un posto nella lista 30 Under 30 Finance di Forbes, quando la loro azienda era valutata solo 1,1 miliardi di dollari.

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