Limiti al beneficio delle agevolazioni legge 104

La legge 104 e le agevolazioni verso le persone in difficoltà e coloro che se ne prendono cura. Per beneficiarne ci sono delle regole.

Agevolazioni disabili
Agevolazioni disabili (Foto da Pixabay)

La legge 104 tutela e agevola non solo le persone affette da handicap di vario genere ma anche coloro che se ne prendono cura, ovvero i famigliari più stretti. Infatti anche se sono i diretti interessati a dover essere maggiormente tutelati solitamente anche chi se ne prende cura necessita dello stesso tempo libero.

A questo proposito si possono ricordare le agevolazioni in merito ai permessi e al congedo. Infatti in caso di riconoscimento di handicap grave il disabile e il familiare entro il 2° grado di parentela hanno diritto ad un permesso retribuito di 3 giorni al mese da fruire in modalità continuativa o frazionata.

Questo però non è tutto, infatti ci sono molte altre agevolazioni delle quali le due parti possono beneficiare ma sempre nel rispetto delle regole. Infatti nel caso in cui si riscontri un uso improprio di tali agevolazioni viene messa a rischio la possibilità di usufruire ancora dei benefici della legge 104.

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Congedo previsto dalla legge 104

Informarsi sulla legge
Informarsi sulla legge (Foto da Pixabay)

Un’altra importante agevolazione che viene riconosciuta a chi assiste un famigliare in gravi condizioni è un congedo dal lavoro retribuito. Questo prevede l’assentarsi dal posto di lavoro, pur percependo comunque una retribuzione, per un massimo di 24 mesi in tutta la carriera lavorativa.

Per questo tipo di agevolazione però bisogna fare attenzione perché non è prevista per tutti i gradi di parentela del famigliare che assiste il malato. Infatti il congedo straordinario è soggetto a un ordine di parentela preciso e vincolante.

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Questo spetta in ordine decrescente ai genitori, anche se non conviventi, al coniuge convivente, ai figli conviventi, ai parenti e affini conviventi entro il terzo grado di parentela e infine ai figli non conviventi ma che rispettino alcune clausole. Non è invece concesso ai compagni seppur conviventi.

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