Truffa colossale. Compratori raggirati costretti a pagare gli acquirenti: assurdo

Una truffa online è stata sventata dai Carabinieri di Nusco, in Irpinia. Indagati due uomini di Milano che hanno raggirato una signora: come hanno fatto

Truffa bancomat
Truffa bancomat (Pixabay)

I truffatori sono sempre dietro l’angolo con nuove e creative metodologie per attuare i loro piani criminali ai danni d’ingenui cittadini.

Molto spesso si fa leva sulla buona fede di alcune persone che, forse poco avvezze ai moderni sistemi digitali, si lasciano condurre verso trappole insidiose. I mezzi fraudolenti sono molteplici; dal sempreverde vis a vis, agli sms, ai messaggi su Whatsapp, phishing con email e, ovviamente, tramite operazioni agli sportelli ATM bancomat. Curioso il caso di una signora di Nusco, in Irpinia, che si è trovata a pagare degli acquirenti dopo aver messo lei stessa un annuncio su internet; l’esatto opposto di ciò che doveva avvenire. Scopriamo cosa è successo.

Truffa incredibile realizzata ai danni di una signora di Nusco: indagati due uomini di Milano

Truffa
Truffa al bancomat (Pixabay)

Una signora di Nusco, in Irpinia, di cui non sono note le generalità, ha messo un annuncio su Internet in un noto sito: vendeva dei cerchi in lega per autovettura.

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È stata contattata da potenziali acquirenti che, fingendosi interessati all’articolo, hanno estorto una grossa cifra alla malcapitata. Le hanno fatto rimuovere la proposta di vendita dal web come simbolo della loro reale intenzione di comprare la sua merce , togliendo quindi di mezzo qualsiasi altro concorrente.

Con una serie di raggiri e tecniche psicologiche efficaci, hanno invitato la venditrice a recarsi presso uno sportello ATM bancomat. È così che si è messa in moto la truffa vera e propria.

I malviventi hanno invitato la donna a inserire la propria carta e a seguire alcune indicazioni telefoniche che le suggerivano direttamente loro stessi.

In questo modo si sono fatti accreditare bene 500 euro sul conto di una carta prepagata. Una volta ottenuto il denaro si sono resi introvabili e hanno disattivato il numero di telefono con cui comunicavano con la donna.

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In questo modo, dunque, si è verificato l’esatto opposto di ciò che avrebbe dovuto avvenire, ossia è stata la venditrice che ha pagato gli acquirenti.

Fortunatamente i Carabinieri della stazione di Nusco sono riusciti a trovare i presunti criminali, individuati in un trentenne e in un sessantenne originari di Milano.

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