Inviare denaro ai figli: senza la marca da bollo si rischiano multe molto salate dall’Agenzia delle Entrate

Bisogna agire sempre con molta prudenza quando si tratta di trasferimento di denaro: anche se sono i genitori ad inviare denaro ai figli, se lo si fa senza la marca da bollo, si rischiano multe molto salate da parte dell’Agenzia delle Entrate.

inviare denaro ai figli senza marca da bollo
(Pixabay)

Un gesto di generosità come quello dei genitori che scelgono di inviare denaro ai propri figli, può trasformarsi in una serie di problemi con l’Agenzia delle Entrate.
Il Fisco potrebbe tranquillamente avviare degli controlli fiscali sulle somme di denaro che vengono trasferite da un conto all’altro o depositate su un conto. Questo avviene, in particolar modo, se i versamenti sono effettuati con una certa frequenza e sempre in direzione dello stesso familiare.
Perché questo avviene, pur trattandosi di parentela genitore-figli? Il lavoro portato avanti dall’Agenzia delle Entrate è volto a contrastare la percezione di redditi non dichiarati, nascosti dietro simili operazioni bancarie.

E’ sempre bene, dunque, quando si procede con l’accredito di denaro su un conto corrente, conoscere le normative in vigore in modo da non agire contro le disposizioni legislative. Purtroppo non è sufficiente che il cittadino agisca in buona fede: i controlli non scendono a compromessi e le sanzioni sono piuttosto importanti.
Occorre essere al corrente del limite di importo da non superare, altrimenti è obbligatorio segnalare la transazione alle autorità fiscali affinché applichino le dovute imposte.

Inviare denaro ai propri figli: tutte le regole che i genitori devono sapere per fare trasferimenti sicuri e non incappare in multe dell’Agenzia delle Entrate

inviare denaro ai figli senza marca da bollo
(Pixabay)

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile visionare le aliquote e le franchigie da applicare in base al grado di parentela. Nel caso di una donazione verso i figli, ad esempio, l’imposta da versare ammonta al 4% del totale ma solamente per somme che superano il milione di euro.

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Uno dei modi più sicuri per non andare incontro a delle verifiche fiscali, è richiedere un prestito. Se fatto occasionalmente e mettendo per iscritto che si tratta di un’operazione infruttifera, non si incorrerà in problemi. Per procedere, occorre registrare un atto privato in un ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate, consegnare due copie originali della scrittura privata e applicare una marca da bollo da 16.00€ su ogni facciata dell’atto.
Va allegata anche la copia del modello F23 relativa al pagamento dell’imposta di registro.
Questa pratica testimonierà il trasferimento del denaro e non ci sarà alcun dubbio riguardo la provenienza dei soldi.

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