Visti di conformità, arriva lo stop di Agenzia delle Entrate ma non per tutti

Novità da Agenzia delle Entrate sui visti di conformità per lavori non superiori a 10mila euro: cosa cambia. Snellite le procedure.

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I bonus edilizi sono ora al centro di un’accesa polemica da parte delle Associazioni di Categoria e delle banche. Il motivo? L’art. 28 del Decreto Sostegni Ter a mezzo del quale è stata disposta la possibilità di cessione del credito una sola volta. Le agevolazioni casa, però, già prima di questo intervento stavano creando non pochi grattacapi a causa della continua modifica delle disposizioni di legge. Ed effettivamente i cambi in itinere sono stati tanti, in particolar modo – a destare le maggiori perplessità- l’obbligo di produrre i visti di conformità. Tuttavia l’Agenzia delle Entrate, con una recente decisione ha deciso di snellire questa procedura. Come?

Agenzia delle Entrate, stop ai visti di conformità per lavori sotto i 10mila euro

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Una modifica che finalmente riesce ad accontentare i contribuenti. L’Agenzia delle Entrate, in merito ai bonus casa, ha infatti deciso che non sarà obbligatorio produrre i visti di conformità per lavori di importo inferiore ai 10mila euro. Per i piccoli lavori, riporta Proiezioni di Borsa, non sarà più necessario questo onere. A permanere solo per Bonus Facciate e Superbonus 110%.

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In ogni caso, questo snellimento della procedura renderà più semplice poter vedere rimborsato il proprio credito. Una notizia che, quindi, fa sorridere gli istituti di credito. L’Agenzia delle Entrate sul proprio sito ha comunicato, inoltre, che sono disponibili chiarimenti sul proprio sito in materia consultando la sezione Faq. Un servizio di assistenza rivolto a contribuenti, professionisti ed Imprese che necessitano di ulteriori precisazioni per comprendere il funzionamento dei nuovi meccanismi.

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Si ricorda che con il D.L.n.157/21 era stato introdotto l’obbligo del visto di conformità e dell’attestazione della congruità delle spese sia per accedere allo sconto in fattura che usufruire della cessione del credito. In forza di tale normativa, a far data dal 12 novembre dello scorso anno, quindi, si sarebbe concretato tale obbligo.

Con la Legge di Bilancio però era stato fatto un passo indietro, prevedendo tale adempimenti solo per il Superbonus escludendo gli altri. Dal 1° gennaio, quindi, tutte le comunicazioni dovranno essere inoltrate seguendo tale iter che avrà effetto anche per coloro i quali hanno sostenuto spese nel mese di dicembre.

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