Come investire soldi: meglio i buoni fruttiferi o i libretti di risparmio?

Ecco degli esempi di buoni fruttiferi o di libretto di risparmio, entrambi offerti da Poste Italiane per chi cerca un modo sul come investire soldi.

Banconote di grosso taglio
(Freepik)

Come investire soldi? In tanti cercano quella che si spera possa rivelarsi la soluzione migliore per il futuro. Di opzioni ce ne sono tante, tutte con pro e contro. Noi effettueremo un paragone doveroso tra due delle modalità più usate dai cittadini.

Si tratta dei buoni fruttiferi messi a disposizione da Poste Italiane e dai libretti di risparmio. Da tutti e due una persona che cercherà di capire come investire soldi potrà constatare come gli interessi saranno in entrambi i casi bassi. Però al contempo risulteranno solidi, con lo Stato come garante.

E su come investire soldi, uno dei consigli più seguiti è quello di affidarsi ai buoni fruttiferi postali ed in particolare all’offerta nota come “3×4”, per investimenti che vedono una proiezione garantita di 12 anni. Qui ci sono rendimenti fissi crescenti ed il risparmiatore è sempre tutelato con la possibilità di richiedere un rimborso. Inoltre gli interessi matureranno in percentuali via via crescenti ogni tre anni.

Invece la proposta riguardo i libretti di risparmio vede l’offerta Supersmart svettare sulle altre. È richiesto un deposito minimo di mille euro per aprirne uno e l’utente di riferimento dovrà possedere un Libretto Smart.

Come risparmiare soldi, l’offerta del libretto di risparmio

Banconote
(Freepik)

L’apertura avviene attraverso una procedura online oltre che nel consueto ufficio postale. I tassi di interesse annui sono lordi e con scadenza allo 0,40% rispetto al consolidato e diffuso 0,001%.

La durata è di 180 giorni ed è possibile anche simulare un andamento di quella che è la soluzione verso la quale saremo indirizzati nella nostra scelta, per vedere come potranno eventualmente evolvere i nostri investimenti al loro.

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Bisogna fare attenzione poi, per chi ha già dei conti aperti, nel constatare le clausole e le norme concordate all’apertura di una soluzione di risparmio che sono eventualmente emerse di recente da parte del soggetto di riferimento.

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Superata una certa soglia infatti ci sono delle spese – di qualche percentuale – da sostenere per quelli che sono i costi di gestione collegati al tenere aperto un conto. Per cui valutate di caso in caso prima di scegliere quel che fa davvero per voi.

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