Costo della vita. I prezzi nei supermercati lievitano a dismisura: ancora una stangata per i cittadini

I prezzi di diversi articoli nei supermercati, anche di prima necessità, sono lievitati a dismisura e continueranno a crescere nel 2022. Spiegato il motivo di questa ulteriore stangata ai danni del cittadino

Supermercato
(ElasticComputeFarm – Pixabay)

Percorrendo i vari corridoi e sbirciando tra gli scaffali dei supermercati sicuramente vi sarete resi conto che c’è stato un incremento del costo di numerosi articoli, anche quelli che rientrano nella categoria di prima necessità.

Questa è un’ulteriore cattiva notizia ai danni dei cittadini, già vessati dalla pesante pressione fiscale e dal rincaro delle bollette di luce e gas. Nel corso del 2022 sembra che i tassi d’inflazione continueranno a incidere sull’industria alimentare e a far lievitare i prezzi. Prodotti comuni diventeranno più cari in conseguenza dei problemi della catena di approvvigionamento. Come un cane che si morde la coda, più aumentano i costi di trasporto, più le grandi aziende sono costrette a rifarsi sui consumatori. Inutile è l’aumento degli stipendi se ad esso si associa proporzionalmente un costo più elevato della vita e una diminuzione del potere di acquisto delle famiglie.

Occhio alla spesa: quali sono i prodotti alimentari che subiranno una maggiorazione di prezzo

Di seguito la lista dei prodotti che andranno incontro a incrementi di prezzi nel 2022 e relative percentuali:

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Oli alimentari (diversi da olio di oliva) in aumento +19,9%;
Vegetali freschi (diversi da patate) in aumento +13,5%;
Burro in aumento +10,8%;
Pasta fresca e secca in aumento +10%;
Frutti di mare freschi o refrigeranti in aumento +8,4%;
Farina in aumento +6,7%;
Frutta fresca o refrigerata in aumento +5,5%;
Pesce fresco o refrigerato in aumento +5,1%;
Margarina e altri grassi vegetali in aumento +4,9%;
Succhi di frutta e verdura in aumento +4,8%;
Vegetali surgelati (diversi da patate) in aumento +4,3%;
Carne ovina e caprina in aumento +4,2%;
Gelati in aumento +4%;
Olio di oliva in aumento +3,9%;
Latte conservato in aumento +3,7%;
Pane in aumento +3,6%;
Altri preparati a base carne in aumento +3,6%;
Zucchero in aumento +3,6%;
Altri carni (coniglio ed equino) in aumento +3,4%;
Pollame in aumento +3,2%;
Patate in aumento +3,2%;
Acqua in aumento +3%;
Riso in aumento +2,9%.

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(Fonte: Money.it)

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