Caro gasolio, l’allarme della CGIA: inflazione in aumento

Caro gasolio, il prezzo aumento mentre la guerra non si ferma e aggrava la situazione: a pagare sono i consumatori e i più poveri

caro gasolio
Inflazione (foto Pixabay)

L’inflazione è ormai sono gli occhi di tutti. Le materie prime sono più care e di conseguenza aumentano i prezzi di qualsiasi prodotto. La pasta mediamente costa 20 centesimi in più e la benzina in alcune città italiane è arrivata a 2 euro al litro: dove non ha raggiunto la cifra tonda la sfiora di poco.

L’inflazione è destinata ad aumentare. A dirlo è anche l’ufficio studi della CGIA, l’associazione di artigiani e piccole imprese di Mestre che si occupa del lavoro autonomo.

Sono i cosiddetti padroncini“: con queste parole si apre il comunicato con il quale annuncia che i tantissimi artigiani veneti tra idraucili, falagnami ed elettricisti che ogni giorno percorrono chilometri con i propri mezzi che sono costretti a chiedere di più ai propri clienti visto il caro del gasolio.

Se ai distributori il prezzo del carburante non scendere, dice la CGIA, ovviamente questo esercito di autonomi sarà costretto a scaricare i costi sui clienti e l’inflazione aumenterà ancora.

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Caro gasolio, alcuni autotrasportatori possono richiedere il rimborso delle accise

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La protesta degli autotrasportatori nel Foggiano a febbraio (foto Ansa)

Se poco si può fare per porre fine al conflitto ed evitare soprattutto un altri morti, la CGIA avanza una richiesta: ridurre le accise che contribuiscono molto sul costo finale del carburante. Tra Iva e accise di Stato, infatti, costa oltre il 50% di quanto faccio rifornimento. L’associazione ricorda che i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate e con classe di inquinamento almeno Euro 5 possono richiedere il
credito di imposta per il rimborso delle accise.

Ma la quota degli autotrasportatori che può farlo è davvero bassa perché sono pochi gli automezzi che in Italia hanno questi critevisto visto che oltre il 90% non supera la soglie delle 7,5 tonnellate.

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Una situazione dunque che rischia di diventare esplosiva se non si interviene almeno dove si può perché l’aumento dei prezzi, con gli stipendi che restano sempre gli stessi, la disoccupazione e lavoratori sottopagati, è un fenomeno che va a discapito di tutti i cittadini.

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