Caffè a 1,20 euro, l’aumento è impressionante: quanto costa di più

Pane e pasta tra i principali prodotti che hanno subito rincari con l’inflazione delle ultime settimane. Più caro anche il caffè

Pane e pasta
Foto Ansa

È una legge dell’economica che può comprendere chiunque, senza alcuna lezione in merito perché è naturale. Se alla base aumentano i costi, il prezzo finale sarà lievitato e a pagare di più è sempre il consumatore. Già negli ultimi mesi del 2021 abbiamo assistito a un aumento esponenziale dei prezzi e c’erano le prime avvisaglie per i carburanti.

Tra febbraio e marzo il prezzo delle benzina e del diesel è stato il tema dominante con gli autotrasportatori che erano sul piede di guerra. Va da sé che se aumenta la benzina i prodotti costano di più al commerciante che li deve rivendere e quindi il consumatore, che vada al negozio o al supermercato, trova il costo finale aumentato.

Rincari pane e pasta, in aumento anche il caffè

Pane e pasta
Pane e pasta (foto Ansa)

A confermare i rincari sono stati gli ultimi dati del Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico e ribadita da Assoutenti che aveva già previsto l’aumento dei prezzi con l’allarme che aveva lanciato per il listino dei prezzi al dettaglio.

Alcuni prodotti hanno visto un aumento del doppio nel corso del mese di marzo. Secondo l’Istat c’è un +5,8% per il pane mentre la pasta è aumentata del 13%. Fin dai primi gioni di guerra infatti era stato previsto l’aumento dei beni di prima necessità visto che l’Italia importa buona parte del proprio fabbisogno di grano dall’Ucraina.

I numeri riportati vedono da vicino anche alcune città italiane. Terni è la città dove i rincari del pane sono stati maggiori nell’ultimo mese con ben il 9,9% in più, passando da 2,22 euro al chilo a 2,44.

Ma se a pane e pasta non si può proprio rinunciare, il rito del caffè al bar può avvenire meno volte perché anche per la tazzina bisogna sborsare di più. Come riporta la Caodacons, sempre in base ai dati diffusi dal Mise, Bolzano è la città più cara con un espresso al banco che tocca la cifra di 1,23 euro.

Infine, a crescere è anche il debito delle famiglie. Secondo la Cgia di Mestre al 31 dicembre 2021 ammonta complessivamente a 574,8 miliardi di euro, un aumento di 21,9 miliardi rispetto a un anno prima.

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