Regime di tutela o mercato libero, quale la scelta migliore

Si scatenano i call center per invogliare al mercato libero, metà della popolazione è d’accordo l’altra metà non lo è. Cosa sta succedendo all’Italia.

Regime bollette energia
Richiesta di aiuto (Foto da Pixabay)

Sembra essere molto urgente fare una piccola riflessione sulla situazione economica-energetica dell’Italia. In un clima dove i prezzi sembrano essere impazziti e la gente si ritrova a pagare anche più del doppio del solito impazzano le offerte in merito. Così, a prima vista c’è qualcosa che non va.

Infatti in un clima dove regna l’esasperazione delle persone le offerte attecchiscono meglio, ma è bene andare avanti con molta cautela perché raramente un’offerte che va a bussare a casa del cliente è vantaggiosa per chi la stipula e non per chi la offre.

Attualmente circa il 50% della popolazione è passata al mercato libero quindi l’altro 50% è rimasto al regime di tutela. Alcuni si sono visti aumentare il prezzo della bolletta, altri lo hanno trovato variato di poco. Cosa sta succedendo e perché c’è questa differenza nel mercato dell’energia? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.

La scelta migliore per i fornitori

Regime bollette energia
Sconforto (Foto da Pixabay)

I primi passi fondamentali da fare quando si intraprende un percorso serio nelle utenze domestiche sono essenzialmente due. Prima di tutto ci si deve liberare di false convinzioni. Infatti in molti pensano che non è possibile cambiare in qualunque momento il proprio fornitore di energia elettrica e di gas, altri sono convinti che cambiando fornitore si debba cambiare anche il contatore e molti di più credono che nel cambio vi sia un’interruzione di fornitura. Prima di creare paure inutili sarebbe bene informarsi.

Il secondo passo fondamentale è quello di capire che tipo di offerta e di contratto si è stipulato. Tutto quello che si serve sapere è già scritto sulla bolletta. Bisogna vedere quanto si paga nella voce spesa e dividere il valore per il consumo effettuato. In questo modo si avrà un’idea di quanto ci offre il nostro fornitore. Le altre voci non sono importanti per sono uguali per tutti.

A questo punto, consapevoli del fatto che dal 1° gennaio 2023, per il gas, e dal 10 gennaio 2024 per l’elettricità ci sarà la fine del regime tutelato dovremo tutti barcamenarci tra la giungla dei venditori. Infatti il mercato tutelato resta una garanzia per il consumatore senza inganni nascosti. Si consiglia massima cautela quindi nel sottoscrivere contratti e fornire codici, di vedere prima quello che si ha e quello che viene offerto e fare ricerche e confronti.

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