Stage o tirocinio: differenze, retribuzione e altri dettagli

Non tutti sapranno la differenza tra stage e tirocinio. Andiamo a scoprire più nel dettaglio di cosa si tratta e quali sono le diversità, andando a leggere cosa c’è scritto all’interno della raccomandazione del Consiglio dell’Unione Europa.

stage tirocinio
(Pixabay)

Vi siete mai chiesti qual è la differenza tra stage e tirocinio? Una cosa certa è che non stiamo
parlando di un rapporto di lavoro vero e proprio. Ma scopriamo cosa c’è scritto nella  raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 10 marzo 2014.

“Periodo di durata limitata, non retribuito, con una componente di apprendimento e formazione”,
questo quello che si legge all’interno della raccomandazione dove si evince che entrambi, sia lo stage
che il tirocinio, possono essere considerati una via utile per poi ottenere un’occupazione più stabile.

Stage e tirocinio: in cosa consistono

stage tirocinio
(Pixabay)

Stage e tirocinio sono in pratica la stessa cosa e servono ad ottenere le dovute competenze.

In Italia esistono due tipi di tirocinio, quello curriculare e quello extracurriculare. Il primo è
promosso da scuole, enti di formazione, università, ecc. I secondi, invece, sono “distaccati” da ogni
percorso formativo.

Per quanto riguarda la retribuzione, di solito si parla di indennità di partecipazione d’importo
variabile solo nel caso dei tirocini extracurriculari. Esistono anche i tirocini professionali, meglio
conosciuti come praticantati.

Tornando allo stage, è un percorso formativo e si attiva tramite accordo tra ente promotore
(università, scuola, centro per l’impiego, ecc) e l’ente ospitante (pubblico o privato).
Di solito non prevede alcun tipo di retribuzione. La durata dello stage solitamente è:

  • Di massimo 6 mesi, in caso di percorso di orientamento;
  • Massimo 12 mesi, in caso di inserimento
  • Massimo 24 mesi in caso di stage per aiutare i disabili.

Per quanto riguarda gli orari di lavoro, un tirocinante non può superare le 40 ore, rispettando le
norme inerenti al riposo settimanale.

Secondo le nuove regole della legge di bilancio, chi non si attiene a queste regole dovrà fare i conti
con una multa che va dai mille ai 6 mila euro.

Impostazioni privacy