Conad, tempi duri: il supermercato chiude dopo 35 anni

Conad. Il noto marchio di supermercati è recentemente finito sotto i riflettori a causa delle minacce di una direttrice ai dipendenti. Oggi si legge un’altra notizia difficile da incassare per il personale di un altro punto vendita

Conad chiusura punto vendita
Conad (Foto Ansa)

Tempi duri per il noto marchio di supermercati Conad. La catena è stata istituita a Bologna esattamente nel maggio 1962 (sessant’anni fa) e solo poco tempo dopo (precisamente nel 1974) è riuscita a espandersi e  essere presente in tutte le regioni italiane. Oggi si trova pure all’estero, in stati quali Albania, Malta, Kosovo, Repubblica di San Marino, Cina e Hong Kong. Nel 2021 ha dichiarato un fatturato di 16,9 miliardi di euro e fino al 2020 si contava un  numero di dipendenti di quasi 66mila unità.

Tuttavia, ultimamente Conad è finita nell’occhio del ciclone per via dello scandalo causato dalla signora Carla Di Tecco, direttrice del punto vendita di Via Tiburtina a Pescara che ha inveito contro i dipendenti e li ha minacciati a causa di un assorbente usato trovato fuori dal cestino dell’immondizia di un bagno dello store.

“Se non trovo la responsabile vi abbasso personalmente le mutande per scoprire chi ha al momento il ciclo mestruale” – avrebbe detto tramite un messaggio vocale inviato via Whatsapp. Inaccettabile la sua condotta che, a quanto pare, sarebbe stata vessatoria già da tempo. La donna è stata allontanata dal suo incarico.

Conad, oltre al danno d’immagine chiudono gli store della famosa catena di supermercati

Conad chiusura punto vendita
Supermercato (Foto Pixabay)

Conad si è trovata ad affrontare un grave danno d’immagine. Inoltre, in questi giorni, è giunta notizia della chiusura d’importanti e strategici punti vendita.

Tra questi si annovera lo store in provincia di Modena (frazione di Cognento). Non è il solo. Si avvia verso la chiusura definitiva anche il supermercato di Oristano (in Sardegna) sito in via Pergolesi nel quartiere di San Nicola.

Le saracinesche si abbassano dopo 35 di attività; il negozio era stato aperto, infatti, alla fine degli anni ’80. Una dipendente ha dichiarato che il fatto spiacevole è la conseguenza di una scelta aziendale dovuta principalmente alla forte concorrenza.

L’amarezza più grande risiede nel fatto che rimarranno a casa sei diligenti lavoratori, padri e madri di famiglia, che hanno svolto il loro compito sempre con professionalità.

Grande affetto e dimostrazione da parte della clientela abituale; in molti hanno lasciato un messaggio di sostegno tra i commenti del giornalo locale “Oristano Noi”. “Mi spiace per le sei famiglie dei dipendenti” – ha scritto un utente di nome Andrea – “sarebbe veramente bello che venissero assunti da un’ altra catena di market. Sarebbe un gesto speciale di solidarietà umana e sociale”.

Si accoda un’altra testimonianza: “Un servizio in meno per chi vive il quartiere. Fare i supermercati agli ingressi di Oristano non fa altro che congestionare il traffico in entrata e per chi da dentro città deve prendere la macchina per fare la spesa”. Poi la conclusione: “Ma queste sono scelte politiche non molto lungimiranti. La Conad magari doveva essere più aggressiva e investire su spesa a domicilio visto che molti clienti sono anziani e altre iniziative”.

Tuttavia sono previste nuove assunzioni nei punti vendita di Palestrina (Roma), presso il Centro Commerciale “I Platani”, e a San Cesareo nel Centro Commerciale “La Noce”.

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