Bonus 200 euro e Reddito di Cittadinanza, si cumulano oppure no?

Bonus 200 euro e Reddito di Cittadinanza, il governo ha annunciato che spetta anche ai percettori: cosa dice l’Inps

Bonus 200 euro Reddito di Cittadinanza
AnsaFoto

Il bonus 200 euro previsto dal Decreto aiuti per fronteggiare l’emergenza del caro-vita è stata una buona notizia. Draghi nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei Ministri del 2 maggio che aveva deliberato il Decreto, aveva detto che la misura riguardava circa 28 milioni di cittadini.

Il 6 maggio c’è stata una nuova versione del Decreto con un’importante novità. Il bonus (ricordiamo che si tratta di una tantum, erogata quindi una sola volta) ci sarà anche per chi percepisce il Reddito o la Pensione di Cittadinanza e la Naspi, l’assegno di disoccupazione.

Un’iniziativa che ha allargato la platea dei beneficiari. In attesa di capire quali saranno le regole per autonomi e professionisti (per loro non si sa neanche se vale il tetto di 35mila euro annui come per dipendenti e pensionati), tra giugno e luglio arriveranno i primi versamenti che per i dipendenti sono a carico dei datori di lavoro che saranno poi rimborsati.

Bonus 200 euro e Reddito di Cittadinanza, la questione della doppia erogazione

Ma tutti i percettori del Reddito di Cittadinanza potranno usufruire del bonus 200 euro? Non proprio tutti perché alcune incompatibilità ci sono e le verificherà l’Inps.

L’ente di previdenza, infatti, avrà cura di controllare se all’interno dello stesso nucleo familiare ci saranno più bonus. Per fare un esempio, (ricordando che il Reddito lo percepiscono anche i lavoratori ma che guadagnano poco) se in una famiglia un membro beneficia di questo aiuto e c’è anche un altro familiare che ha diritto ai 200 euro perché rientra nei requisiti, non può esserci la doppia erogazione da parte dell’Inps.

È un modo per evitare squilibri negli aiuti. Infatti già la notizia che anche i percettori del Reddito di Cittadinanza avessero diritto al bonus, aveva creato qualche polemica. La possibilità di ricevere i soldi dunque resta ma non per tutti.

In generale polemiche ci sono state anche per il bonus in sè. Secondo molti è inutile dare una tantum ma sarebbe stato opportuno investire questa montagna di soldi in altro. La vera partita ora si gioca sulla questione degli autonomi dei professionisti che ancora non conoscono nulla del bonus poiché per loro manca l’istituzione di un fondo.

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