Imu, a breve la prima scadenza. Quando c’è l’esonero?

Imu, in un anno il pagamento avviene in due diversi momenti: chi deve pagare e chi invece non è tenuto a farlo

Imu
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Maggio è un mese particolare per le imprese perché sono tanti gli impegni da onorare con le scadenza che sono quasi ravvicinate. C’è tanto lavoro da fare da parte dell’Agenzia delle Entrate e i giorni da cerchiare in rosso ci sono anche per i proprietari di casa.

Tra meno di un mese, infatti, c’è l’acconto Imu 2022 che dovrà essere pagato entro il prossimo 16 giugno. Sei mesi dopo, il 16 dicembre, c’è il saldo. Ma chi spetta pagare? L’Imu, Imposta Municipale Unica, deve essere coperta da tutti i proprietari di prima casa di lusso e della seconda casa, ma non solo.

Prima di vedere chi non deve pagare, vediamo nel dettaglio le scadenze. Per il calcolo dell’acconto del 16 giugno è possibile avvalersi delle aliquote approvate lo scorso anno dal Comune dove si risiede. Il saldo che invece va versato dopo sei mesi, bisogna prendere come riferimento operativo il regolamento pubblicato sul portale dedicato del MEF entro il 28 ottobre.

Imu, le categorie catastali per le quali bisogna pagare

Cosa si intende per prima casa di lusso i cui proprietari sono tenuti a pagare? Parliamo degli immobili che rientrano nelle categorie catastali A/1, A/9 e A/, ossia case signorili, ville e castelli).

Per proprietari di seconde case si intende per immobili diversi dall’abitazione principale quindi uffici, luoghi di lavoro come capannoni, negozi, alberghi, terreni agricoli ed aree edificabili.

Oltre al proprietario dell’immobile è tenuto a pagare chi ha diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie, il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali o il locatario per gli immobili.

Non si paga sulla prima casa (se non rientra tra le categorie degli immobili di lusso citate), l’abitazione deve far parte di una delle seguenti categorie catastali: A/2, abitazioni di tipo civile; A/3, abitazione di tipo economico; A/4, abitazioni di tipo popolare; A/5, abitazioni di tipo utrapopolare; A/6, abitazioni di tipo rurale; A/7, abitazioni in villini.

Non si pagano i terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e quelli degli imprenditori agricoli professionali che hanno una regolare iscrizione alla previdenza agricola.

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