Assegno energetico, chi può averlo alla fine dell’estate

Assegno energetico ora che la stagione calda toccherà alte temperature e ci sarò il classico problema dei condizionatori

Assegna energetico
Pixabay

Se d’inverno si è discusso del problema del gas per l’approviggionamento dalla Russia, soprattutto da febbraio quando Mosca ha invaso l’Ucraina, in estate la questione sarà ancora in prima pagina. Secondo le ultime previsioni il caldo sarà asfissione, forse peggio dello scorso anno che sono stati toccati picchi incredibili.

Memorabile quando a Siracusa sono stati toccati 48 gradi. Il cambiamento climatico continua ad essere un problema serio anche se sembra che ci sia solo in estate. Ora si teme per le bollette elettriche che già hanno avuto cifre altissime, poi con i condizionatori accessi tutto sarà ancora più difficile per le famiglie che stanno faticando perché stretti dalla morsa del carovita.

Il problema ovviamente non è solo italiano. Mentre il nostro governo è a lavoro per i bonus luce e gas, una tantum da 200 euro e altri tipi di interventi, anche all’estero l’argomento del costo energetico è molto sentito.

Assegno energetico, cosa succede all’estero

Gli aiuti statali sono pronti ad essere elergiti proprio nella repubblica che ha fatto della sovvenzionate statale quasi un malattia da evitare a tutti i costi, gli Stati Uniti.

Precisamente in Alaska dove si sta per approvare un piano che può dare circa 3.850 dollari come rimborso energetico ai cittadini che hanno determinati requisiti. Secondo l’Alaska Beacon il pacchetto di aiuti è di circa 3,5 miliardi.

Inizialmente doveva essere di 5.500 dollari secondo quanto aveva approvato il Senato. Al momento l’accordo è provvisorio in attesa del definitivo e prevede un dividendo dal fondo statale per la ricchezza del petrolio chiamato Permanent Fund Dividend, 2.500 dollari quest’anno più un assegno cone sgravio energetico di altri 1.300 dollari.

Metà del finanziamento si attingerebbe da un conto di riserva di bilancio ma per fare ciò è necessario che ci sia il sostegno di tre quarti in ciascuna Camera e Senato.

Il denaro per i fondi extra verrebbe dalla Riserva di bilancio costituzionale, un aumento che si verifica quando a causa dell’aumento dei prezzi del petrolio l’Alaska ha un guadagno maggiore che non era previsto.

Possono beneficiare solo i residente in Alaska per l’intero anno solare precedente la data di richiesta ma bisogna anche restare a vivere nello Stato più a Nord dell’America per poter beneficiare dello sgravio.

 

Impostazioni privacy