Bill Gates vuole comprare un palazzo di proprietà del Vaticano

Bill Gates sembra interessato ad aprire un hotel extra lusso in Vaticano. Scopriamo i dettagli

Bill Gates palazzo Vaticano
(foto Instagram)

Bill Gates, all’anagrafe William Henry Gates III, non ha bisogno di presentazioni. E’ tra gli uomini più ricchi del pianeta con un patrimonio stimato intorno ai 129 miliardi di dollari ed è nell’ordine un imprenditore, un programmatore un informatico e un filantropo statunitense, nonché il principale fondatore di Microsoft Corporation ed ha rivoluzionato il mondo con il suo personal computer. Allo stesso tempo Gates è un personaggio controverso, spesso oggetto di inchieste, dedito alla filantropia e a vari progetti di ricerca scientifica.

Ora avrebbe messo gli occhi su una proprietà di pregio con l’intenzione di trasformarla in un albergo di lusso con tanto di spa, palestra e cuochi stellati. Peccato che l’edificio in questione sia nello Stato Vaticano e sia di proprietà della Santa Sede. E’ il caso di dire “apriti cielo”. Un’operazione da oltre 50 milioni di euro all’ombra del Cupolone non è nelle corde di Papa Francesco che, come è noto, rifugge lo sfarzo, e mette al primo posto i poveri della terra.

Bill Gates, il Vaticano e l’affare immobiliare proibito

Bill Gates palazzo Vaticano
(foto Instagram)

La proprietà in questione è lo storico Palazzo della Rovere, detto anche Palazzo dei Penitenziari, dimora rinascimentale con affreschi del Pinturicchio, situata a circa 300 metri dalla basilica di San Pietro, in via della Conciliazione 33, ma il nome della via non sembra garantire tranquillità alla trattativa. Per alcuni secoli fu la sede dell’Ordine dei Gesuiti (ordine a cui appartiene Papa Francesco) e successivamente gestito dall’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Al suo interno era già presente un albergo a gestione familiare chiuso nel 2018. A fine 2020 viene bandita una gara pubblica per dare in gestione l’immobile ad una catena alberghiera importante per cercare di ottenere ingenti ricavi a favore del mantenimento delle missioni cristiane in Terra santa.

Ma il dictat era nessun lusso opulento, ma morigeratezza cara a Bergoglio, anche perché la vicinanza con la mensa dei poveri imponeva un certo riguardo in tal senso. Subito grande interesse per il bando con l’arrivo di ben 60 richieste. La scrematura riduce a 10 i soggetti interessati all’affare e dopo altri approfondimenti selettivi si arriva a 3 candidati. L‘offerta vincente è quella della compagnia Fort/Partners/Four Seasons che per il 75% è appunto di Bill Gates.

Il contratto da 35 milioni di euro in 27 anni a cui poi aggiungere le spese di ristrutturazione e di restauro delle opere d’arte con un business plan che prevede 64 stanze più 11 suite executive e 2 super suite, 2 ristoranti stellati, un centro benessere con spa e una palestra. Lo scandalo dunque si è attivato forte delle ragioni dei competitor esclusi che si erano attenuti alle indicazioni di low profil richieste dal Vaticano. Il tutto condito dalla battaglia innescata dai ricorsi e dagli esposti a contrasto dell’affare immobiliare proibito.

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