Pagare meno tasse: se non superi 25mila euro annui puoi in questo modo

Pagare meno tasse se rientri nella fascia tra i 18mila e i 25mila euro. Esistono diversi modi perfettamente legali

pagare meno tasse
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Poco amate quanto indispensabili, le tasse sono sempre state un argomento che utilizzano i politici per parlare alla pancia degli elettori. Chi dice di abolirle accussa l’avversario di aumentarle: la propaganda politica va sempre avanti così.

Ma l’unico modo per vederci la vicino è cercare di approfondire le leggi in materia fiscale, cosa prevedono i provvedimenti che danno bonus e agevolazioni, sconti o esenzioni totali.

Soprattutto in un periodo di crisi difficile come quello che stiamo vivendo, cercare di pagare di meno è una manna dal cielo. Proprio per fronteggiare gli attuali mesi, con il carovita che sta condizionando tutti, il governo ha messo in campo delle misure importanti come il bonus 200 euro, una tantum, destinata tra giugno e luglio a lavoratori dipendenti e pensionati che non guadagnano più di 35mila euro all’anno.

Pagare meno tasse, quali sono i modi perfettamente legali

La maggior parte degli italiani rientrano nella fascie reddituale medio-bassa e guadagnano tra i 18mila e i 25mila euro lordi all’anno. Per loro è possibile ottenere uno sconto della tasse.

Com’è noto l’import netto è quello che il lavoratore dipendente ottiene materialmente; con quei soldi può fare ciò che vuole. I dipedenti però vedranno sulla propria busta paga che anche l’importo lordo, più alto del netto, dal quale però vanno sottratte le some che valgono cokme contributi, tasse, imoste e Tfr.

Ci sono dei modi che ci consentono di pagare meno tasse. Si può versare il Tfr in un fondo pensione: così facendo si riduce l’aliquota di tassazione rispetto a quella ordinaria. Esiste infatti un’aliquota di tassazione del Tfr. Versando questo in un fondo pensione, queste hanno un valore inferiore.

Un altro modo per pagare meno tasse sugli stipendi lordi di 18mila-25mila euro all’anno, è chiedere al datore di lavoro di riconoscere le entrate che non sono soggette a tassazione. Non tutte le voci erogate infatti lo sono. Tra questi ci sono i buoni pasto, entro il limite di 5,29 euro giornalieri, le indennità di trasferta di massimo 46,48 euro giornaliere.

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