Scontrino mostruoso al bar, la giornalista denuncia tutto: “Un furto” FOTO

C’è un nuovo episodio di scontrino mostruoso al bar, con dei risvolti decisamente antipatici. Cosa è successo e qual è la cifra contestata.

Un bar a Roma
Un bar a Roma (Pixabay)

Scontrino mostruoso al bar, un nuovo caso è capitato a Roma, che è uno dei centri di maggiore attrattiva per quanto riguarda il turismo. L’Urbe attira milioni di persone ogni anno, sia dall’Italia che dall’estero.

Di conseguenza le migliaia di esercizi commerciali predisposti al turismo si adeguano per cercare di offrire il meglio del meglio a chi arriva a Roma, sia per la prima volta che di ritorno. Purtroppo però quella di uno scontrino mostruoso al bar rappresenta una costante.

Costante che si ripropone in maniera ciclica. Di solito sono i turisti provenienti dall’estero a caderci, ed a segnalare la cosa. In questa ultima circostanza ben specifica invece è toccata ad una giornalista italiana denunciare il fattaccio.

Scontrino mostruoso al bar, Sandra Amurri sul piede di guerra

Si tratta di Sandra Amurri, la quale è rimasta scandalizzata dal conto che le hanno presentato per avere preso un semplice caffè. Di per sé il prezzo finale non è esorbitante come a volte è capitato di sentire, in altre circostanze.

Però è in proporzione che la Amurri sente che ci sia una stortura evidente. Lei ha preso solamente una tazzina di caffè, per un esborso totale di 8,05 euro. Sette euro per la sola tazzina di caffè, ai quali aggiungere un euro e cinque centesimi per il servizio offerto.

Gli 8,05 centesimi sono comprensivi anche di 0,73 cents di Iva. Lo scontrino postato da Sandra Amurri sul proprio profilo personale Twitter risale allo scorso 31 maggio 2022. La giornalista si è rivolta al titolare dell’esercizio, il Bar Canova, e riferisce di avere avuto per tutta risposta il fatto che avrebbe dovuto controllare il listino prezzi.

“È normale dovere consultare il menu per un caffè?”

La polemica social è poi proseguita e la Amurri ha proseguito contestando il servizio con la seguente affermazione:

Il paragone con Cafe de Florian a Parigi o Florian a VE non esiste perché a fare la differenza e motivare il costo è il servizio che qui manca. Ora vi è chiaro? E per i “vorrei essere ironico ma non ce la faccio” : una tantum vuol dire, esattamente ciò che ho scritto bye bye

Inoltre la Amurri contesta anche la risposta del titolare, chiedendosi se è normale dovere consultare un menu per prendere un semplice caffè. In ogni caso, se siete in una località di un certo richiamo turistico, fareste sempre meglio a consultare prima i prezzi, per non avere delle brutte sorprese.

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