Obbligo pagamenti Pos: i bonus per regolarizzare la propria posizione

Obbligo pagamenti Pos dal 1 luglio 2022: cosa devono fare commercianti e professionisti per non incorrere nella multa

Obbligo pagamenti Pos
AnsaFoto

Si avvicina la data del 1 luglio 2022 quando sarà obbligatorio per le imprese, i commercianti e i professionisti accettare i pagamenti elettronici con carte di qualsiasi tipo purché sia denaro digitale. Chi non lo farà andrà incontro a sanzioni. Se ci sarà opposizione ad accettare di ricevere pagamenti diversi dal contante, è prevista una multa di 30 euro più il 4% dell’importo che si sarebbe dovuto pagare con la carta.

Fino al 30 giugno sono prorogati tre incentivi per agevolare le attività che devono ancora mettersi in regola con il Pos. È credito d’imposta sulle commissioni relative a pagamenti con Pos, il credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di Pos che sono collegati ai registratori di cassa ma anche il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di incasso ultramoderni. Questi ultimi funzionano che contestualmente al pagamento consentono anche di memorizzare in modo automatico la trasmissione telematica dei dati.

Obbligo pagamenti Pos dal 1 luglio: agevolazioni per imprese e professionisti

Per il credito d’imposta sulle commissioni maturate per i pagamenti elettronici, c’è un bonus del 100% per le somme addebitate tramite transazioni con carte o bancomat. Il diritto ha perà un limite, un periodo limitato proprio fino al 30 giugno 2022. Dal giorno successivo si tornerà alla misura originaria quindi il 30% delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con pagamenti elettronici.

La seconda agevolazione, quella per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti che permettono i pagamenti digitali. Il bonus viene erogato esclusivamente in caso di acquisto di Pos che sono collegati ai registratori di cassa telematici, per un importo che deve essere massimo di 160 euro.

I professionisti e le imprese che hanno un Pos più evoluti con memorizzazione e trasmissione dati, vedono riconoscersi il credito d’imposta. In questo caso si potrà contare su un bonus di 320 euro.

I crediti d’imposta non concorrono alla formazione del reddito del beneficiario e possono essere utilizzati esclusivamente in compensazione dopo aver sostenuto la spesa.

La sanzione di 30 euro più il 4% del valore delle transazione in vigore dal 1 luglio 2022. Non scatterà solo per i commercianti che si rifiutano di ricevere il pagamento con la carta ma anche per i professionisti che offrono servizi al pubblico come medici, tassisti e dentisti.

Non c’è una soglia minima, i pagamenti in digitale possono essere effettuati per qualsiasi cifra. L’introduzione della norma era prevsita per il 1 gennaio 2023 ma il governo l’ha anticipata lo scorso aprile.

Impostazioni privacy