#RiParto, il bando rivolto alle neo-madri: di cosa si tratta

In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato un bando rivolto alle donne neo-madri per il loro ritorno a lavoro: di cosa si tratta e come accedervi.

Riparto bando neo-madri dettagli
(Alexey Laputin – Adobe Stock)

In favore delle neo-madri è stato pubblicato un bando dal nome #RiParto. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.135 dell’11 giugno quest’ultimo prevede delle misure per far rientrare a lavoro le donne che hanno avuto un figlio. Si tratta di uno strumento con il quale non soltanto si vuol favorire le nascite, ma anche agevolare appunto la ripartenza in maniera graduale così da far conciliare carriera e vita privata (il cosiddetto work-life balance). Ma nello specifico cosa prevede questo bando? Quali sono i requisiti e come accedervi

#RiParto, il bando rivolto alle neo madri per un graduale rientro a lavoro

Riparto bando neo-madri dettagli
(picjumbo_com – Pixabay)

Il bando è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.135 dell’11 giugno e grazie a quest’ultimo le donne appena divenute madri saranno riaccompagnate gradualmente all’interno del mondo del lavoro. Si tratta di una misura – riporta la redazione di PMI– che contempla la concessione di finanziamenti alle imprese che in organico annoverano neo mamme per parto o adozione.

Si tratta di un incentivo che si inserisce nella strada già tracciata dalla Legge di Bilancio. Una politica volta non soltanto a favorire le nascite (oggi più che mai in forte calo), ma anche per rendere compatibili la sfera privata e quella lavorativa.

Le imprese che intenderanno aderire dovranno presentare dei progetti entro il 5 settembre all’interno del quale dovranno essere presenti delle specifiche iniziative. Si va dal supporto psicologico, ad incentivi a livello economico. Ed ancora piani di formazione ed aggiornamento.

A poter inoltrare domanda sono le Imprese con sede legale su territorio italiani, consorzi o gruppi di consorzi e gruppi di società collegate o controllate, associazioni temporanea di scopo (ATS), associazioni temporanee d’impresa (ATI).

Il Ministero delle Pari Opportunità in persona del Ministro Elena Bonetti, ha reso noto che il plafond messo a disposizione è di 50 milioni di euro, denaro che servirà appunto a coprire le spese progettuali preventivate dalla Imprese al fine di favorire le neo-madri.

Come premesso, questo bando è l’ennesimo tassello che si aggiunge al mosaico del Family Act, una linea politica tesa alla parità di genere atta a favorire vita privata e lavorativa.

Impostazioni privacy