Acqua pubblica: “Prelevare massimo 5 litri al giorno”

In questi giorni sono varie le ordinanze da parte di alcuni comuni inerenti all’acqua pubblica: quali sono le regole da rispettare. 

Bonus acqua
Acqua pubblica (Pixabay)

L’acqua pubblica sta diventando uno degli argomenti del momento visto che sono tanti i comuni che hanno preso provvedimenti al riguardo dopo aver analizzato nel dettaglio la situazione attuale del nostro Paese.

A quanto pare scarseggia e soprattutto nella stagione estiva bisogna fare attenzione all’uso che viene fatto. I dati di Apm sono chiari: la scarsità idrica è persistente ed è necessario salvaguardare le risorse che tutti noi abbiamo a disposizione.

Acqua pubblica, la richiesta da parte dei comuni

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

La prima ordinanza è partita dal sindaco di Morrovalle che ha dato lo spunto ad altri comuni come Appignano Mariano Calamita ha pubblicato due ordinanze affinché venga limitato il consumo dell’acqua pubblica.

“A causa del persistente stato di scarsità idrica ed in seguito alla richiesta di Apm avente la finalità di salvaguardare le risorse, l’amministrazione comunale interviene con due provvedimenti, riguardanti l’acqua domestica e pubblica”. Si legge sull’annuncio pubblicato dal comune interessato.

Per quanto riguarda il primo, è entrato il vigore il divieto di utilizzare l’acqua domestica per innaffiare orti e giardini o per usi non indispensabili. La seconda ordinanza relativa all’acqua pubblica riporta che si può usufruire di un prelievo massimo pro-capite delle fontanelle, vale a dire 5 litri al giorno e solo per uso potabile.

Contenuti simili sono stati pubblicati e messi in atto da altri comuni delle varie regioni italiane che sono state avvisate dalle aziende di competenza riguardo alla crisi idrica.

Scarsità idrica, che cos’è e da cosa deriva

L’acqua è un elemento abbondante e fondamentale per la nostra esistenza, copre il 70% della superficie, ma soltanto il 2,5% è dolce e soltanto lo 0,1% dell’1% è destinato agli essere umani.

I cambiamenti climatici, che si stanno verificando nel corso degli ultimi decenni, influenzano in modo particolare l’abbondanza d’acqua. In Italia si stanno verificando sempre di più periodi di siccità e di precipitazioni intense  che si concentrano in brevi periodi. La conseguenza è inevitabile: il razionamento dell’acqua potabile in alcune situazioni è al limite, ma è difficile prevedere gli effetti di medio lungo periodo.

Secondo la ricerca condotta da World Water Council, è necessario rendere più consapevoli le persone sulla scarsità idrica. Così per gli esperti bisogna procedere per obiettivi affinché vengano coinvolti tutti i cittadini. A tal proposito sono stati adottate cinque misure che sono:

  • garantire il diritto all’acqua;
  • decentralizzare le responsabilità per L’acqua;
  • sviluppare il know-how a livello locale;
  • aumentare e migliorare i finanziamenti;
  • valutare e monitorare le risorse idriche.

Più manifestazioni, corsi e aggiornamenti renderanno più consapevoli le persone.

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