Truffa, nuove denunce: stavolta l’hanno fatta grossa

Truffa sventata a Cagliari. Tre uomini sono stati fermati dalla polizia e colti in flagranza di reato mentre attuavano un subdolo raggiro ai danni di una spaventata vittima

Truffa a Cagliari
Forze dell’ordine (Pixabay)

Siamo così allertati dai tentativi di phishing e qualsiasi altro tipo di frode online che quasi ci siamo dimenticati che le subdole truffe possono ancora avvenire nel più classico dei modi, a viso aperto e senza nessuna remora o resistenza dettata dalla morale.

É il caso di quanto avvenuto recentemente a Cagliari dove, fortunatamente, la tempestività delle forze dell’ordine ha dato esito positivo e bloccato tre malviventi dal portare avanti i loro piani criminosi. Scopriamo quanto accaduto.

Cagliari: tre uomini acciuffati per truffa, violenza privata e minacce

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Gli agenti della polizia di Cagliari hanno fermato tre uomini di origine rumena che fingevano di aver subito il furto del cellulare. Sono coinvolti anche in reati legati a richieste fasulle di denaro da devolvere ad associazioni di beneficenza. L’accusa è di truffa, violenza privata e minacce.

La polizia li ha colti in flagrante mentre aggredivano una vittima, afferrandogli con violenza il braccio, nel tentativo di incutergli terrore. Lo incolpavano (falsamente) che fosse il responsabile del furto di un cellulare di loro proprietà e volevano la restituzione del valore dello stesso oggetto in denaro.

Gli Agenti hanno subito capito di essere di fronte a un tentativo di raggiro. I tre erano già noti alle forze dell’ordine poiché già nei giorni precedenti erano stati protagonisti di altri  episodi di truffa nella medesima area geografica.

I criminali sono stati perquisiti ed è stato ritrovato proprio il cellulare di cui lamentavano il furto (di fatto mai avvenuto), smascherando il maldestro raggiro.

Truffa a Cagliari: come avveniva il secondo metodo di raggiro

I tre uomini stati denunciati anche per un diverso raggiro, messo in atto con lo scopo di rubare denaro alle persone, convinte di fare delle offerte per beneficienza.

Perquisita, inoltre, la loro autovettura,; sono stati rinvenuti beni occultati nelle varie fessure e intercapedini del veicolo. Sequestrati numerosi moduli con intestazione scritta in lingue straniere, su cui era stampata la dicitura: “CERTIFICATO REGIONALE PER PERSONE NON UDENTI E FISICAMENTE DISABILI E DESIDERIAMO APRIRE UN CENTRO INTERNAZIONALE PER BAMBINI POVERI GRAZIE MILLE”.

Alcuni di questi moduli erano già riempiti con dati, indirizzi e somme donate di persone cadute nell’inganno. La truffa aveva come teatro l’esterno dei centri commerciali, dove i tre uomini si presentano alle loro vittime, fingendo di essere a loro volta affetti da disabilità, tra cui la sordità.

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