Reddito di Cittadinanza, 250mila in una sola Regione: spiegato il motivo

Reddito di Cittadinanza, la fotografia dell’Eurostat sulla situazione italiana: milioni di persone sono a rischio povertà

reddito cittadinanza
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Da quando è entrato in vigore il Reddito di Cittadinanza è sempre stato un argomento caldo tra chi lo percepisce, lo difende anche senza usufruirne e chi è contrario. Tra questi ultimi il partito di maggioranza delle ultime elezioni, Fratelli d’Italia, chiamato a guidare il nuovo governo.

Tanti sono purtroppo i furbetti che hanno ottenuto il beneficio senza averne i diritti ma è innegabile che è un sussidio fondamentale per tanti onesti cittadini che vivono in una situazione economica disagiata.

Reddito di Cittadinanza, la situazione in Campania e nelle altre regioni

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Secondo le rilevazioni delle tabelle dell’Eurostat la Campania è la regione europea con la percentuale più alta di abitanti che vivono in famiglie “a bassa intensità di lavoro”. Significa che c’è il maggior numero di nuclei familiare con adulti under 60 (esclusi gli studenti e i pensionati) che lavorano meno del 20% dell’orario potenziale. La regione è anche quella con il più alto numero di percettori del Reddito di Cittadinanza.

I dati fanno riferimento al 2021, in aumento con il 29,6% di abitanti che vive in nuclei nei quali si lavora poco, rispetto al 25,6% del 2020 e al 18,6% del 2019. La media campana è due volte più alta rispetto alla nazionale che segna l’11,7%.

In Campania su 5,6 milioni di abitanti ci sono 236.973 famiglie che hanno ricevuto l’assegno lo scorso luglio. Il dato sale a 256.986 se si aggiungono i nuclei che percepiscono la Pensione di Cittadinanza.

Per rendere bene l’idea di quanto sia alta la percentuale, in Lombardia, dove vivono 10 milioni di persone, sono 83mila i nuclei che percepiscono il reddito e le persone interessate sono 160mila.

Non è migliore la situazione in Sicilia con il tasso delle persone che vivono in famiglie nelle quali si lavora meno del 20% del potenziale è al 22,9%. Una percentuale comunque positiva rispetto al 2020 quando, era al 23,2%. La regione è anche quella dove ci sono più persone a rischio povertà, cioè chi ha un reddito disponibile inferiore al 60% della media nazionale.

In Emilia Romagna invece solo il 3,9% delle persone under 60 vive in famiglie nelle quali si lavora meno del 20% del potenziale. In generale, considerando il dato nazionale in  Italia, la percentuale va dall’11% all’11,7%.

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