Superbonus 110: che fine farà con il nuovo Governo

Il nuovo Governo, capitanato da Fratelli d’Italia, potrebbe star pensando di modificare una misura varata nel 2020.

Superbonus
(ImgBB)

Nell’attuale quadro politico-sociale nazionale e internazionale si stanno affrontando diverse problematiche di differente natura.

In effetti, però, ogni tema ha necessariamente influenzato in maniera decisiva il tasso di inflazione che, anche nel Bel Paese, è aumentato a dismisura.

In una situazione, quindi, piuttosto difficile sia per i privati che per le aziende, il Governo precedente aveva istituito delle misure per facilitare svariate categorie.

Ricordiamo, per esempio, il famoso Reddito di cittadinanza al quale, al momento, si pensa che la coalizione di centrodestra, capitanata da Giorgia Meloni, vi potrà apportare delle sostanziali modifiche.

Comunque sia, oltre a quest’ultimo, a partire dall’estate del 2020, anno fortemente caratterizzato dalla pandemia, era stato istituito anche il cosiddetto Superbonus 110.

Ma di che cosa si tratta esattamente? Cerchiamo, per l’appunto, di riportare in breve la definizione del suddetto bonus.

In pratica, è un’agevolazione fiscale del decreto Rilancio che prevede, come ci suggerisce la denominazione stessa, una detrazione del 110% di tutte quelle spese che riguardano l’efficienza energetica e il consolidamento statico.

Conosciuto anche come incentivo per far smuovere l’edilizia e dare possibilità a chi è alla ricerca di un impiego, quindi, è caratterizzato da un’aliquota molto alta.

Tuttavia, per la questione della cessione del credito, come si è visto, in precedenza, il Governo Draghi aveva dovuto apportare delle regole per arginare numerose truffe allo Stato che si erano in seguito registrate.

Gli altri particolari sul SuperBonus 110

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La Legge di bilancio, però, successivamente ha cambiato i parametri, dato che fino al 31 dicembre, il Superbonus rimarrà stabile del 110 per cento, fino all’abbassamento del 65 per cento entro il 2025.

Il Governo guidato da Fratelli d’Italia, però, già pensa a un’aliquota di non oltre l’80 per cento.

Inoltre, stando ad alcune fonti, si crede che l’intenzione sia quella di far diventare strutturale questa misura, nella fattispecie, però, per i lavori sulle prime case.

Il motivo principale sarebbe quello che il Superbonus sia, alla fin della fiera, diventato un privilegio per tutti coloro che in effetti avrebbero già la liquidità per anticipare la spesa iniziale.

Insomma, al momento, è ancora presto per delineare un futuro preciso, anche se, al momento, questi sembrano proprio essere i presupposti.

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