Matteo Renzi se la prende con gli Autovelox

Matteo Renzi in una conferenza stampa sostiene che i cittadini non sono il bancomat della città e se la prende con l’amministrazione comunale

Matteo Renzi autovelox
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A Firenze negli ultimi tre mesi c’è stata un’esplosione di multe”, aumentate addirittura del 620%. Lo dice il leader di Italia Viva nonché ex primo cittadino del capoluogo toscano, Matteo Renzi. Soldi che non sono legati alla sicurezza ma “semplicemente al bisogno di fare cassa”, ed è questo il punto centrale della sua critica, ha dichiarato ai giornalisti in una conferenza stampa.

Il cittadino non deve essere il bancomat della città, ha dice, soprattutto in un periodo particolare come quello che stiamo vivendo. L’ex sindaco attacca così l’attuale amministrazione della sua città. “Non si può governare con questo atteggiamento”.

Dagli autovelox, “secondo i nostri calcoli”, afferma, sono circa 20 milioni e andrebbero investiti tutti nella sicurezza stradale e non per sanare il bilancio del Comune. I progetti sulla sicurezza devono essere coordinati dagli associazioni, afferma.

L’attacco di Renzi ha anche una proposta: mettere i cartelli in modo più evidente e aumentare la velocità di dieci chilometri all’ora nelle strade a quattro corsie. In questo modo si evita di prendere una multa a 51km/h in una strada a quattro corsie perché così “è una presa in giro”.

Matteo Renzi, caso Autovelox contro l’amministrazione di Firenze

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

L’ex sindaco rivendica che la lotta per la sicurezza stradale è sempre stata una priorità da quando ha cominciato a fare politica. Ha ricordato l’introduzione dell’omicidio stradale grazie al lavoro di tante associazioni e del progetto David di oltre 10 anni fa con il quale a Firenze la mortalità è stata ridotta del 73%.

Renzi riporta altri dati. Nello stesso periodo, nel resto del paese, per fortuna si è registrata comunque una riduzione ma del 27%.

Una dichiarazione però non solo di chi è stato eletto nel collegio di Firenze e di chi ha amministrato quel territorio, ma che si inserisce forse anche nella politica nazionale. Dario Nardella, attuale sindaco di Firenze, una volta era un uomo a lui molto vicino, elettro proprio quando Renzi lasciò Palazzo Vecchio. La sua dichiarazione è arrivata mentre era riunita la direzione del Partito Democratico che dopo la batosta elettorale ha tanto da riformare. Nardella pare possa essere candidato per la segreteria nazionale del partito.

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