Pensione di reversibilità, quando spetta il 100% del defunto

La pensione di reversibilità viene versata in favore dei familiari di un defunto e spetta agli eredi in percentuali variabili.

Pensione reversibilità percentuali quando spetta 100 per 100
(Adobe)

Alla morte di un contribuente pensionato, la sua pensione passa ai suoi familiari sotto forma di pensione di reversibilità. L’INPS conferisce questo trattamento ai familiari diretti del contribuente, secondo percentuali e modalità che possono variare in base alle condizioni sociali ed economiche dei beneficiari.

La pensione di reversibilità è dunque un trattamento simile a quello della pensione indiretta, che viene tuttavia versata ai familiari diretti nel caso il contribuente deceduto lavoratore non fosse già beneficiario di un trattamento pensionistico diretto. I requisiti contribuitivi affinché gli eredi possano ricevere la pensione indiretta sono i seguenti: almeno 780 contributi settimanali o 260 contributi settimanali, di cui almeno 156 versati nel quinquennio precedente al decesso.

Chi ha diritto alla pensione di reversibilità e in quali percentuali?

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Gli aventi diritto alla pensione di reversibilità sono i seguenti:

  • il coniuge, anche se separato qualora dal tribunale gli sia riconosciuto un assegno di mantenimento;
  • il coniuge, anche se divorziato qualora sia titolare di un assegno divorzile;
  • i figli minorenni, disabili di qualsiasi età, studenti entro i 21 anni o entro i 26 se a carico dei genitori;
  • i nipoti, se a carico dei nonni.

In mancanza di tali figure, la pensione di reversibilità può passare ai genitori del pensionato o ai fratelli celibi inabili e sorelle nubili inabili che alla morte del contribuente risultassero a suo carico. Le percentuali secondo cui si assegna la pensione di reversibilità variano in base a numerosi fattori, tra cui anche la tipologia di destinatario. Le aliquote di reversibilità sono dunque stabilite in questo modo:

  • solo coniuge: 60%;
  • coniuge e un figlio: 80%;
  • coniuge e due o più figli: 100%.

Solo nel caso di presenza di due o più figli, dunque, la pensione di reversibilità ammonterà al 100% della cifra percepita dal pensionato prima del decesso. Va inoltre tenuto presente che la pensione di reversibilità subisce tagli e detrazioni qualora ammonti a cifre che superano di almeno 3 volte il trattamento pensionistico minimo stabilito a 524,34 euro al mese per l’anno 2022.

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