Raoul Bova, accuse gravi: l’attore sotto processo, ma può farla franca

L’affascinante noto attore romano, proprio in questo periodo, sta affrontando una situazione piuttosto spiacevole.

Raoul Bova attore processo
Raoul Bova (Screenshot video)

Raoul Bova è sicuramente uno degli attori italiani più noti al grande pubblico che ha alle spalle un’ottima carriera e svariate soddisfazioni professionali.

In effetti, l’inizio del suo brillante percorso artistico risale all’ormai lontano 1992, anno in cui aveva preso parte a ben tre pellicole intitolate, per l’appunto, Mutande pazze, Il ventre di Maria, Quando eravamo repressi.

In seguito, lo sappiamo, è stato ben presto considerato come un vero sex symbol dato il suo straordinario fascino che gli ha permesso di catturare l’interesse di un folto numero di fan.

Ancora, oggi, peraltro, rimane un interprete molto amato dal Bel Paese, e proprio di recente, lo abbiamo visto prendere il posto di Terence Hill all’interno della seguitissima fiction Don Matteo.

Proprio in questa serie, quindi, veste i panni di Don Massimo, personaggio già ampiamente promosso dagli aficionados di questo longevo prodotto televisivo. Insomma, Bova si muove tranquillamente tra piccolo e grande schermo, e ogni volta, è in grado di tenere desta l’attenzione dei telespettatori.

Certo, a dire la verità, anche se Raoul pare proprio che tenga in modo particolare alla sua privacy, non ha potuto, nel corso del tempo, fare a meno di far parlare di sé anche per la sua vita privata.

In effetti, spesso e volentieri, i tabloid non si dimenticano di raccontare qualche dettaglio della sua storia d’amore con la bellissima collega Rocío Muñoz Morales.

I problemi con il Fisco

LE NOTIZIE IMPORTANTI DA NON PERDERE OGGI:

Tuttavia, in questi giorni, c’è persino un altro aspetto che lo riguarda di cui si stanno occupando i media. In pratica, stando ad alcune fonti, sembrerebbe che il bell’attore in questione sia stato accusato di evasione fiscale per una cifra di oltre 400 mila euro.

Inoltre, a quanto pare, c’è chi ha pensato che sia stato orchestrato uno stratagemma con lo scopo di ostacolare i controlli da parte del Fisco.

Comunque sia, al momento, spetterà solamente all’udienza del prossimo 6 dicembre tirare le somme e dare una sentenza veritiera.

C’è però un’altra precisazione da fare. In poche parole, quindi, il presunto reato sarebbe stato commesso nel 2012, e per questa ragione, potrebbe esserci l’eventualità che il tutto vada in prescrizione.

Impostazioni privacy