Cosa succede a un supermercato senza POS: il panico

Una vicenda che ha necessariamente coinvolto in maniera negativa sia i titolari dell’attività che i clienti.

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POS (Adobe)

Una situazione, quella che vi vogliamo riportare, che ha necessariamente messo un grosso disagio e preoccupazione in un’attività di un piccolo paese di provincia.

Ci stiamo riferendo a una condizione che, sulle prime, di certo non è dipesa da nessuno, ma che, in seguito probabilmente sarebbe dovuta essere ripristinata in maniera tempestiva.

Anche perché, in realtà, non è stata solo questione di un mero fastidio, ma, al contrario, di una possibile perdita di introiti. A questo punto, quindi, è meglio entrare nel merito della vicenda e cercare di spiegare quanto è accaduto.

Anzitutto, allora, iniziamo a dare le coordinate temporali e di luogo più precise possibili. Ebbene, l’aneddoto riguarda, per l’appunto, un negozio appartenente alla nota catena di supermercati Sigma che, come sappiamo, possiede filiali sparse un po’ in tutta Italia.

Comunque sia, quella a cui vorremmo porre la nostra attenzione è situata a Segromigno in Monte, una frazione di Capannori, in provincia di Lucca. Insomma, secondo quanto è stato riferito, i guai sono cominciati lo scorso 4 novembre di prima mattina.

Così, è giustappunto Gabriella Giuffredi, nonché la titolare dell’esercizio commerciale in questione, che ha potuto effettuare un resoconto più dettagliato della situazione che si è dovuta fronteggiare.

Gli altri dettagli

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Nella fattispecie, di punto in bianco, all’interno del negozio sono rimasti senza connessione a internet e senza una linea telefonica funzionante. Guasto che, quindi, è durato per addirittura una settimana.

Dopo una serie di segnalazione, però, a quanto sembra, il problema ristagnava proprio per il fatto che non si riusciva a reperire degli elementi elettronici che sarebbero serviti per la riparazione.

Tutto, peraltro, deve essere iniziato da quando, qualche ora prima, un fulmine aveva inevitabilmente messo fuori uso la centralina della zona. Certo, la stessa infelice dinamica riguarda non solo i negozi, bensì anche le abitazioni che si trovano nei pressi.

Fatto sta che, comunque, per un’attività è assolutamente una condizione maggiormente disagiante, perché provoca mancati introiti.

Infatti, come ricorda Gabriella, i clienti, spesso e volentieri, in questi giorni, quando capivano che non potevano pagare con il POS, rinunciavano all’acquisto. Per di più, senza una connessione attiva, non è stato nemmeno possibile fare ordini tramite e-mail.

La Giuffredi ha inoltre affermato di essersi rivolta svariate volte agli operatori di Tim Business, anche se, per ora, la soluzione non è ancora arrivata.

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