Mondiali Qatar: quanto guadagna Infantino, presidente FIFA

Mondiali Qatar, molti soldi in ballo in occasione della grande e criticata manifestazione: Infantino quanto percepisce?

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I mondiali di calcio del Qatar hanno finalmente preso il via tra mille e più polemiche. Sono i primi organizzati in un Paese della penisola arabica e in autunno, per evitare le temperature impossibili tra giugno e luglio.

La scelta del Paese ospitante ha obbligato quella del periodo e praticamente da quando c’è stata l’assegnazione le aspre critiche non sono mancate soprattutto perché le istituzioni del calcio hanno fatto della parole Respect uno slogan diffuso in ogni dove. Ma ignorano la situazione in Qatar dove i diritti dell’uomo non sono neanche parole e l’omosessualità è illegale.

Per comprendere bene il clima, la settimana scorsa Khalid Salman, uno degli ambasciatori del mondiale, aveva definito l’essere gay “un danno mentale”.

Mondiali Qatar, milioni per Infantino

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Alla vigilia della manifestazione è intervenuto anche Gianni Infantino, il presidente della Fifa, la federazione internazionale di calcio. Proprio per smorzare le polemiche ha detto di avere sentimenti forti e di sentirsi insieme arabo e qatarino, gay e disabile.

Dichiarazioni che al contrario hanno gettato benzina sul fuoco e soprattutto sui social le sue parole sono state aspramente biasimate. Se fosse stato davvero gay, hanno scritto molti, non lo avrebbe detto in Qatar.

Un mondiale nel nome dei dio denaro, è evidente a tutti, siccome il paese non ha grandi tradizioni sportivi e il campionato di calcio è una competizioni tra 14 squadre.

A proposito di soldi, quanto guadagna Gianni Infantino per ricoprire il ruolo di presidente della Fifa? La Federcalcio mondale qualche mese fa ha reso noto gli ingaggi dei dirigenti. Ammonta a 2,980 milioni di franchi svizzeri il guadagno nel 2021, circa 2,88 milioni di euro. Cifra comprensiva di bonus che sono di oltre un milione di franchi svizzeri.

Quello iniziato domenica è comunque un mondiali già passato alla storia. Le ombre che si porterà dietro saranno lunghe come quella degli operai morti nella costruzione degli stadi che con ogni probabilità saranno smaltiti a fine torneo o resteranno cattedrali nel deserto. Un danno umano e ambientale incalcolabile, per un mese di manifestazione.

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