Bonus 200 e 150 Euro INPS: scatta l’ora dei rimborsi

Per ricevere i bonus da 150 e 200 dallo Stato bisogna rientrare in requisiti ben precisi e chi li ha ricevuti impropriamente dovrà restituirli.

Restituzione bonus 150 200 euro INPS ricevuti indebitamente
(Welcome to All ! ツ – Pixabay)

Cattive notizie per alcuni lavoratori dipendenti e pensionati che potrebbero dover restituire dei soldi all’INPS. Stiamo parlando dei contributi in forma di bonus da 200 e 150 euro, versati ai lavoratori dipendenti e autonomi e ai pensionati da parte dell’ente di previdenza sociale. Ma solo nel rispetto di alcuni requisiti di reddito fondamentali! In particolare, tali bonus erano destinati a coloro che nel 2021 hanno percepito un reddito inferiore a 20mila euro lordi annui (bonus 150 euro) o 35mila euro lordi annui (bonus 200 euro).

Al momento della domanda e poi dell’erogazione dei bonus, tuttavia, non tutti hanno presentato una documentazione completa. In alcuni casi i redditi supposti potrebbero essere stati superati, con la conseguenza che non si rientra più nel requisito annuale previsto dall’INPS. Ed è proprio di fronte a un’evenienza di questo tipo che l’INPS interverrà andando a recuperare il credito assegnato in maniera impropria.

Chi dovrà restituire i soldi dei bonus da 150 e 200 euro all’INPS?

Questo discorso non vale solo per i lavoratori autonomi, ma anche per i pubblici e per i pensionati che hanno ricevuto il versamento del bonus da 200 e 150 euro in automatico. Per recuperare il credito nei casi in cui si renda necessario, l’INPS provvederà a trattenerlo nelle prossime buste paga o dai prossimi cedolini pensionistici.

Semmai dovesse risultare un indebito, l’ente ne provvederà al recupero sulla base di quanto specificato nella circolare n. 47/2018, ossia mediante trattenute sulle prestazioni pensionistiche. Eventualmente, quindi, il valore del bonus da restituire sarà decurtato direttamente dal cedolino sul quale si vuole procedere con il recupero.

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Questa operazione sta avvenendo a fine 2022 poiché è proprio questo il periodo in cui l’INPS effettua controlli e verifiche a campione sui redditi dello scorso anno. Nel caso in cui risulti un reddito superiore a quello limite, il bonus da 200 euro conferito a luglio 2022 e quello da 150 euro conferito a ottobre dovranno essere restituiti.

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