Quota 103: cosa devi sapere prima di andare in pensione

Con la nuova manovra finanziaria il governo ha introdotto la misura pensionistica quota 103, ecco cosa sapere prima di andare in pensione.

Piano pensione quota 103 governo Meloni
(jhenning – Pixabay)

Con la riunione dell’ultimo Consiglio dei Ministri si è decisa la nuova manovra finanziaria per l’Italia. Quella con cui si andrà a mettere a punto la nuova Legge di Bilancio e che ha avuto come priorità la gestione della crisi economica ed energetica. La maggior parte dei fondi a disposizione, circa 35 miliardi di euro, sarà infatti destinata a contrastare il caro-bollette.

Ma vi sono anche manovre riguardanti i contributi fiscali, i piani pensionistici e i bonus destinati ai cittadini. Per quanto riguarda le pensioni, ad esempio, è stata introdotta la nuova quota 103. A sostituzione di quota 102 e della vecchia legge Fornero. Ma come funziona quota 103? Quali sono i pro e i contro della nuova riforma pensionistica?

Pro e contro di quota 103: sceglierla o non sceglierla?

Con quota 103 si fa riferimento a un piano di pensionamento anticipato destinato a tutti coloro che hanno almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Proprio dalla somma di queste due cifre il piano deriva il suo nome. Inoltre con quota 103 si dà la possibilità ai lavoratori pensionabili che decidano di rimanere in servizio di uno sgravio contributivo pari a circa il 10%. Attenzione, però, perché nel momento in cui si decida di restare in servizio il montante individuale su cui poi si calcolerà la pensione resta fermo.

Ciò significa che chi deciderà di continuare a lavorare non solo percepirà ancora uno stipendio, ma quest’ultimo sarà anche più alto poiché comprenderà anche il contributo pensionistico del 9,19%. Per quanto riguarda la pensione, invece, essa andrà ad abbassarsi, poiché si smetterà di versare quasi il 10% dei contributi pensionistici.

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In seguito a ciò bisogna dunque prendere in considerazione un ulteriore fattore: il lavoratore in età pensionabile dovrà pagare più tasse, derivanti dall’aumento dello stipendio percepito. Inoltre, al momento dell’accesso alla pensione si rischia di incorrere nel taglio previsto sulla perequazione automatica. Per questa e altre ragioni, ad oggi, è difficile decidere quale sia l’opzione più conveniente per un lavoratore che potrebbe beneficiare di quota 103. Bisogna tuttavia aggiungere che il ddl potrebbe subire delle modifiche una volta arrivato in parlamento.

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