“Non accadeva da 30 anni”, perché i supermercati sono diventati un posto da incubo

Una situazione che, in effetti, ormai dura da un po’ di tempo. Vediamo, dunque, quali sono le ultime notizie in merito.

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Supermercato (Adobe) – Bonificobancario.it

Ogni persona che si reca in un negozio di alimentari almeno una volta a settimana non può non essersi accorto dell’innalzamento dei prezzi che si è verificato da qualche tempo a questa parte.

Ciò, per l’appunto, è causato da vari motivi, come, per esempio, il conflitto bellico tra Russia e Ucraina. Insomma, il caro vita ha sicuramente messo in difficoltà la popolazione italica, e ancora adesso, le cose non sono certo molto migliorate.

Ricordiamo, infatti, che il Bel Paese sta ancora facendo i conti con il caro carburante, l’aumento delle tariffe dei pedaggi e il caro bollette.

Comunque sia, secondo diverse fonti accreditate, pare proprio che, nonostante tutto, ci sia un piccolo spiraglio di speranza, poichè è stato registrato un leggero calo dell’inflazione.

Certo, come ci raccontano i dati dell’Istat, non è un decremento importante, dato che è diminuita soltanto di due punti percentuali. E, a dire la verità, il carrello della spesa pare che continuerà ancora a pesare a livello economico.

Stando alle analisi del sopracitato Istituto Nazionale di Statistica, però, qualche frenata l’abbiamo vista su alcuni generi alimentari e prodotti per la cura della persona e anche della casa.

Gli altri dettagli

Detto ciò non si può dimenticare che un’impennata simile non si verificava niente po’ po’ di meno che dall’inizio degli anni Ottanta.

A tal proposito, Furio Truzzi, nonché presidente dell’associazione no profit Assoutenti ha affermato che l’esiguo calo che si è registrato, in realtà, non fa molta differenza.

Ciò proprio poiché i prezzi al dettaglio sono decisamente ancora cari, e, peraltro, a suo avviso, potrebbero ben presto persino aumentare.

Un atteggiamento più ottimistico, invece, lo dimostra Confesercenti che vede come un sentore positivo il rallentamento dell’inflazione visto nel momento di chiusura dell’anno appena passato.

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Intanto, però, i prodotti più costosi ci sono sicuramente degli alimenti comuni, che si acquistano spesso, come, per esempio, la verdura, il pane, la pasta e il riso.

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