Ravvedimento fiscale: come fare la mossa giusta con l’Agenzia delle Entrate

L’Agenzia delle Entrate si è espressa in merito agli avvisi bonari, introducendo un ravvedimento fiscale che permette di accedere alla sanatoria quater.

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(Canva – bonificobancario.it)

E’ ormai informazione nota a molti che con la rottamazione quater si potrà avere accesso a una consistente agevolazione fiscale. Si tratta di una manovra finanziaria che il governo ha varato in fase di stesura della nuova Legge di Bilancio. Questa prevede la rottamazione di tutte le cartelle esattoriali risalenti al periodo 2000 – 2015 e di cifra inferiore a 1.000 euro.

Per accedere a questa agevolazione è stato fissato un termine ultimo al 30 aprile 2023, data entro la quale si potrà inoltrare la propria domanda sul sito dell’AdE, secondo diverse modalità. Di lì in poi sarà il fisco a comunicare l’esito della domanda all’interessato via mail. Ma cosa si deve fare nel caso si sia in debito col fisco e quindi in attesa di ricevere un avviso bonario di pagamento?

Ravvedimento fiscale: quando conviene pagare e quando aderire alla sanatoria

Ci si chiede: conviene anticipare l’arrivo dell’avviso bonario e pagare l’imposta in ravvedimento fiscale, oppure conviene aspettare la notifica dell’avviso per poi aderire alla definizione agevolata di cui alla Legge di Bilancio 2023? Per rispondere questa domanda bisogna valutare diversi elementi, ad esempio le sanzioni previste per pagamenti effettuati in ritardo.

La sanatoria per gli avvisi bonari, ad esempio, offre la possibilità di pagare una mora al 3%. Nel caso di ravvedimento operoso, invece, la sanzione cresce tanto più ci si allontana dalla data di scadenza originaria del pagamento. Inoltre vi sono delle finestre temporali da rispettare per poter accedere alla definizione agevolata. Cioè si deve trattare di avvisi bonari relativi ai periodi d’imposta in corso al: 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021.

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In secondo luogo tali avvisi devono avere i seguenti requisiti:

  • devono essere stati recapitati successivamente all’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023, cioè al primo gennaio 2023;
  • non deve essere trascorso il termine di 90 giorni dalla ricezione dell’avviso per effettuare il pagamento.

In questo senso, dunque, non tutti gli avvisi possono beneficiare del ravvedimento fiscale. Starà al debitore decidere se anticipare il pagamento o usufruire della sanatoria, ma solo nel caso rientri nei requisiti sopra elencati.

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