Pace fiscale, così viene cancellata la condanna

Pace fiscale: tra le ipotesi che sono al vaglio non è esclusa la possibilità che alcune particolarità non siano considerate come reati panali

Pace fiscale
Pixabay – Bonificobancario.it

Se le tasse si pagano, anche se in ritardo, potrebbe essere cancellato l’aggravante penale. È un’ipotesi avanzata nel corso dell’edizione di quest’anno di Telefisco del Sole24Ore da Maurizio Leo, viceministro dell’Economia.

Il principio sarebbe il seguente: se c’è trasparenza nei comportamenti, un reato potrebbe essere eliminato nella prossima riforma fiscale come quello dell’infedele dichiarazione prevista dall’art. 4 del decreto legislativo 10 marzo 2000.

Il governo Meloni ritiene oggi troppo penalizzante il sistema sanzionatorio nei confronti del contribuente. Per fare un esempio, per chi non versa l’Iva è prevista una sanzione del 240%. La media è molto alta rispetto ad altri Paesi europei.

Per gli omessi versamenti si pensa di sanzionarli penalmente solo se non si tratta della prima volta ma di atti reiterati. Ma cos’è il reato di dichiarazione infedele? È quando un soggetto ha presentato con dolo la dichiarazione dei redditi o dell’Iva per pagare meno tasse o ottenere rimborsi non dovuti. La pena prevista è da uno a tre anni.

Pace fiscale: a cosa si sta pensando

Per quanto riguarda la nuova pace fiscale il viceministro ha fatto sapere che l’ultima tregua sul fisco, un mini condono in soli 5 giorni ha fatto registrare già 65mila richieste. “La tregua fiscale così come la abbiamo concepita debba rappresentare un ponte verso la riforma, verso un fisco più equo e più a misura d’uomo”, ha detto.

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Tra gli obiettivi della riforma fiscale ci sarà l’eliminazione dell’Irap per le imprese ma anche lo stop di alcuni non meglio specificati “tributi minori”.

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Dovrebbe esserci anche un nuovo meccanismo di accertamento sulle tasse da parte dell’Agenzia delle Entrate con la distinzione tra le aziende di maggiori dimensioni e quelle più piccole. L’ipotesi è che per le secondo potrebbe esserci un concordato preventivo biennale, per cui si convoca il contribuente che non ha pagato tutte le tasse e si rivede il suo reddito.

 

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