Versamenti volontari sulle pensioni, come funzionano

Versamenti volontari sulle pensioni: a cosa serve questo sistema è perché è utile ricorrere. I soggetti destinatari

Pensioni
Pixabay – Bonificobancario.it

In Italia paradossalmente si lavora tanto (ora lentamente si sta facendo largo la settimana corta) e si guadagna poco rispetto ai colleghi stranieri. Un grosso problema perché non si riescono ad affrontare le spese attuali (vedi l’inflazione) e le sfide future: avere una casa e una pensione.

Infatti è una buona abitudine, già quando si è giovani, scegliere soluzioni che possano far lievitare l’importo della pensione. Ammesso che si riuscirà a ottenerla visto che per molti under 40 oggi è davvero un miraggio.

Versamenti volontari sulle pensioni: come fare

Alcune categorie di lavoratori possono aderire al versamento volontario per aumentare l’importo delle pensioni. In base a quanto riporta il sito dell’Enpam (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri), i professionisti che operano in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale o che con esso sono accreditati, possono aumentare la pensione grazie alla cosiddetta aliquota modulare.

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Chi è interessa deve fare un versamento volontario di un’aliquota contributiva aggiuntiva tra l’1 e il 5%. Restando ovviamente la quota a carico dell’azienda sanitaria locale. Sugli importi versati si può anche beneficiare dei vantaggi fiscali della deducibilità.

Ma quali sono i soggetti interessati che possono sfruttare tale opportunità? Riguarda gli iscritti con un rapporto di convenzione in corso come medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, addetti alla continuità assistenziale e all’emergenza territoriale. Possibilità anche per gli specialisti esterni accreditati ad personam.

Come fare la domanda: la scadenza

Non c’è ancora molto tempo per presentare l’istanza presso alla propria Asl di appartenenza. Il termine ultimo è fissato al 31 gennaio. Dopo che è stata presentata, la domanda sarà valida anche per gli anni successivi. Qualora si dovesse avanzare richiesta di revoca, bisognerà rispettare anche in questo caso il termine ultimi del 31 gennaio.

Tra le altre soluzioni per aumentare l’importo del trattamento pensionistico c’è il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione grazie al versamento di una cifra interamente deducibile.

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Inoltre si può anche creare un fondo complementare attraverso l’adesione al Fondo Sanità. È riservato agli operatori del settore sanitario che garantisce la deducibilità fino a oltre 5mila euro ma anche più.

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